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Cronaca

Sospensione dei sanitari 'No vax', sul ricorso il Tar deciderà a febbraio

Nel frattempo proseguono le sospensioni dell'Asl, con allontanamento dai luoghi di lavoro e decurtazione dello stipendio

La decisione del Tar sul ricorso dei sanitari 'No vax' slitta a febbraio. A riportare la notizia, questa mattina, è il quotidiano La Nazione.

Il ricorso al Tar dei circa 1.300 operatori sanitari tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio che in Toscana contestano l'obbligo vaccinale sancito per legge è stato presentato tramite gli avvocati Tiziana Vigni e Daniele Granara.

Inizialmente gli avvocati avevano puntato sulla richiesta di 'sospensiva', poi un cambio di strategia difensiva. Così la pronuncia del Tar sul ricorso slitta al 2 febbraio.

Nel frattempo proseguono però gli allontanamenti dal lavoro sanciti dalle Asl per chi non vuole vaccinarsi, con annesse decurtazioni dello stipendio.

"Avevamo chiesto al Tar di decidere in urgenza" dice l'avvocatessa Vigni alla Nazione. Poi il cambio di linea difensiva, per due motivi.

"Vogliamo spendere nel merito le novità emerse nel frattempo, cioè l'esistenza di cure alternative che testimoniano che il vaccino non è l'unica soluzione. E, secondo motivo, per fortuna - spiega ancora Vigni -, le sospensioni procedono a rilento, non c'è urgenza di intervenire". Solo la sospensiva del Tar avrebbe potuto bloccare le sospensioni, ma con il cambio di linea è appunto tutto rinviato a febbraio.

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