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Cronaca Sorgane / Via Brenta

Sorgane: cinghiali a spasso, chiusi i giardini

Quattro esemplari segnalati in via Brenta. "Si avvicinano alle case". Baragli (Federagripesca): "Fenomeno ormai fuori controllo"

Quattro cinghiali a spasso sono stati avvistati ieri mattina a Sorgane, nei giardini di via Brenta, tra panchine e vialetti.  
Le segnalazioni dei cittadini sono arrivate in un batter d’occhio alle istituzioni e il parco è stato chiuso. Rimarrà tale finché i cinghiali non saranno catturati dalla polizia provinciale.

Molti residenti si sono spaventati e lamentati: "Non è possibile andare avanti così – si è sfogato un residente parlando con La Nazione – ormai questi animali arrivano a un passo dalle case, forse anche attratti dai rifiuti che per la raccolta porta a porta dobbiamo lasciare fuori dall’uscio".

Cinghiali: decine di incidenti, anche mortali. L'elenco delle strade più a rischio

"Non si può più andare ai giardini pubblici a cuor leggero con i bambini o i cani. Sono pur sempre animali selvatici che non si sa come possono reagire. Il più delle volte scappano, è vero. Ma al netto del rischio di travolgere qualcuno, bisogna ricordare che va tutto bene finché non capita un esemplare con i cuccioli. Se questi si spaventano la mamma può diventare aggressiva".

I quattro cinghiali sarebbero entrati nel parco sfruttando dei buchi nelle recinzioni, altro aspetto che ha fatto arrabbiare i residenti.

Ma la presidente del quartiere 3 sostiene che ripararle non sarebbe bastato perché per fermare i cinghiali servirebbero reti saldate e fissate con il cemento, per le quali al momento non ci sarebbero le risorse economiche necessarie.

Baragli (Fedagripesca Toscana): “Fenomeno ormai fuori controllo, serve piano regionale di contenimento radicale”

“Chi si sorprende o non conosce il fenomeno o lo nega - commenta il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Ritano Baragli -. I cinghiali sono ormai fuori controllo, sul loro contenimento siamo già in ritardo. E le conseguenze si vedono: non solo gli avvistamenti, ma purtroppo anche incidenti mortali per scooteristi, motociclisti e automobilisti, come avvenuto anche recentemente”.

“Le recinzioni tanto decantate da chi è contrario al contenimento dei cinghiali - aggiunge Baragli - non rappresentano una valida alternativa. I cambiamenti climatici hanno creato una situazione tale per cui questi animali, per trovare cibo, arrivano fino in città, fin sotto le nostre case".

"Serve un piano regionale chiaro e radicale per scongiurare i rischi per le persone e anche - non dobbiamo vergognarci a dirlo - per attenuare le pesanti conseguenze economiche per le aziende agricole le cui colture vengono devastate dai cinghiali” conclude il vicepresidente.


 

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