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Cronaca Piazza della Libertà

Migranti, ancora clima teso: occupato edificio in via Spaventa

Alcuni somali che vivevano nell'ex capannone incendiato fanno irruzione nel palazzo della curia

Alcune decine di migranti fra coloro costretti ad abbandonare il capannone ex-Aiazzone andato a fuoco l'11 gennaio scorso a Sesto Fiorentino, episodio in cui è morto Alì Muse, hanno occupato a Firenze un edificio della curia in via Spaventa, nella zona di piazza della Libertà. A darne notizia è stato il Movimento di Lotta per la Casa.

"Oggi abbiamo occupato uno stabile di proprietà della curia in disuso da alcuni anni e in vendita con progetto di essere trasformato in appartamenti - scrivono su Facebook gli attivisti del movimento - abbiamo fatto questa scelta per sottolineare che, a fronte delle proposte lesive della nostra dignità che le istituzioni ci hanno presentato, soluzioni praticabili e non temporanee possono esistere. Decine di immobili sono inutilizzati in questa città, chiediamo che le istituzioni regolarizzino la nostra permanenza qua o in un luogo analogo, in cui poter abitare stabilmente, senza scadenze e senza il ricatto degli sgomberi".

"Lo diciamo da anni - spiegano - il business dell’accoglienza, che riguardi i rifugiati o le famiglie in emergenza abitativa, deve finire. Il patrimonio e le risorse pubbliche non devono essere utilizzati per arricchire le cooperative e ricattarci, ma per tutelare i diritti delle persone. Lo avremmo voluto dire anche sabato mentre le istituzioni si riunivano a porte chiuse e si rifiutavano di accettare il fallimento delle stesse politiche che ora ripropongono. Il prossimo Comitato per l’ordine e la sicurezza deve ragionare di soluzioni stabili e dignitose, prendendo in considerazione lo strumento della requisizione di questo o altro stabile in disuso".

Dura la reazione all'iniziativa da parte del capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Giovanni Donzelli, che ha chiesto che i somali "vengano rispediti subito a casa loro". "Come premio per aver assaltato la Prefettura, sabato scorso, le istituzioni gli hanno ingiustamente offerto delle soluzioni, che hanno inspiegabilmente rifiutato - ha spiegato - a coronamento di tutto ciò, oggi hanno occupato un altro immobile in via Spaventa, a Firenze. Il limite è stato abbondantemente superato".

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