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SMN, borseggiatori tra struscio e barriere il modello Firenze

Le barriere potrebbero diventare modello nazionale per tutte le stazioni italiane

Firenze prima in Italia ed è diventata subito un modello. La situazione era insostenibile, "oltre il limite" così come dichiarato dal sindaco Dario Nardella che in un tweet ha riversato su Ferrovie la responsabilità di una colpevole immobilità rispetto all'emergenza.
Fino a 10 convogli veloci con a bordo 5000 passeggeri ogni ora: tanti gli zaini e le valigie che si contano e che contengono materiale interessante. Per porre un freno alla deriva il Questore ha predisposto i presidi e le transenne all'ingresso che presto saranno fisse. Si passa solo con il biglietto. Dalle 7 alle 19, 30 agenti della Polfer e personale delle Ferrovie presidiano i binari dall'8 al 13. 

La rivoluzione è piaciuta? I fiorentini hanno riempito di commenti i social con grande soddisfazione. Unico neo: perché solo i binari dell'Alta Velocità?
Ntv ha invitato le autorità ad estendere "le iniziative positive sperimentate a Firenze" a tutte le stazioni. 
La rappresentanza Rom ha accusato Firenze di razzismo e non ha parlato di sicurezza, ma di psicosi denunciando una aggressione ed episodi di discriminazione verificatisi a poche ore dalla predisposizione dei rigidi controlli.

I terribili otto minuti. Tanto sostano in media i treni dell'Alta Velocità nella Stazione di Firenze: tutto il tempo necessario per portare a termine la missione - riporta la Stampa in un articolo a richiamo nazionale che ricostruisce la tecnica usata dai borseggiatori. 
La tecnica: fare ressa agli sportelli per creare il caos. Un gruppo, composto spesso da ragazze, sale a bordo e si piazza accanto al vano bagagli della carrozza; poi la camminata lungo il corridoio centrale del vagone per chiedere l'elemosina, ma adocchiando intanto i bagagli piccoli, gli accessori griffati o digitali. 
Gli uomini invece aspettano ai binari offrendosi ai turisti come portabagagli per 5 euro a valigia. E ancora lo "struscio" nel piazzale di testa alla ricerca di un resto perduto o di una improbabile mancia alle biglietterie automatiche per aver indicato al turista cosa premere per ottenere il biglietto.
Firenze logisticamente più ghiotta: maggiore ricambio ai binari che sono di fine corsa così i vagoni si riempiono e si svuotano a senso unico con una metodica che concilia l'assalto.

Si passa solo con il biglietto: la novità crea qualche rallentamento, i passeggeri però sono contenti, ma tornano a lamentarsi quando, usciti dall'area treni, si ritrovano in una Stazione comunque assediata, ad iniziare dalle scalette (lato Alamanni) e dal piazzale della ex pensilina (lato Unità).
L'accelerazione sulla sicurezza pare aver dato slancio, almeno a parole, sulla ripresa dei lavori per la Grande Stazione di Santa Maria Novella ad iniziare dalla Galleria inaugurata con enfasi da Moretti, Renzi e Rossi ed ancora vuota.

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