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Cronaca Certaldo

“Sindaco omosessuale annuncia le nozze”: bufera sulla locandina

Il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini: “Mi sono sentito etichettato e di aggettivi ed etichette nella vita ne ho sentiti fin troppi”

E' bufera sulla 'civetta', cioè la locandina esposta fuori dalle edicole, del quotidiano Il Tirreno comparsa ieri. “Sindaco omosessuale annuncia le nozze”, si legge sul titolo che ha indignato molti e sul quale è intervenuta su Facebook tra i primi la sindaca di Empoli Brenda Barnini, oltre al diretto interessato, il primo cittadino di Certaldo Giacomo Cucini.

Come si fa a fare un titolo così? Davvero era difficile dire "Sindaco annuncia l'unione civile con il compagno" oppure semplicemente "Sindaco si sposa". No perché poi qualcuno farà anche notare che nel titolo non c'è formalmente niente di non vero. Ma non ci vuole certo la scienza per comprendere che proprio la scelta delle parole essendo libera è fatta volutamente per etichettare e le etichette non danno notizie, esprimono giudizi. Lo so che Giacomo e Raffaello sono più forti di questa bassezza ma noi tutti dobbiamo imparare a indignarci verso l'omofobia sia quando si manifesta in modo palese e violento con aggressioni fisiche sia quando lo fa in modo subdolo e latente, che è anche peggio perché si fa più fatica a riconoscerla ma semina disvalori in profondità”, ha scritto su Facebook Barnini.

Poco dopo è stato lo stesso direttore ad intervenire, rispondendo direttamente a Barnini e scusandosi per quanto successo.

“Buonasera signora sindaca. Ci stiamo confrontando con Giacomo Cucini, io ci ho parlato pochi minuti fa. Mi sono immediatamente scusato con lui, intanto a voce; adesso ci mettiamo al lavoro perché un testo di chiarimento sia pubblicato sul giornale di domani, così come è giusto. Cercheremo anche di spiegare la buona fede del nostro comportamento. Che è assoluta. L'intenzione non era certo quella di offendere una sensibilità, anzi. Ma è accaduto ed è giusto rilevarlo con tutta l'autocritica dovuta. Giacomo ha compreso questo aspetto e lo ringrazio. Anche in questa sede”, ha scritto Fabrizio Brancoli, direttore del Tirreno.

Lo stesso Cucini, che aveva postato in precedenza una foto mentre firmava con il proprio compagno l'atto di unione, è intervenuto sulla vicenda.

“Ringrazio quanti in queste ore stanno esprimendo il loro dissenso nei confronti della civetta del Tirreno uscita stamani è stanno esprimendo la loro solidarietà. Io stesso mi sono sentito etichettato e non credo che sia stato dato un messaggio positivo. Se una notizia c’era, era quella che un sindaco è felice di sposarsi con il suo compagno, senza evidenziare un aggettivo che sottolinea comunque una diversità. Di aggettivi e etichette nella vita ne ho sentiti fin troppi, ora il messaggio che deve passare e di eguaglianza e il mio orientamento sessuale non è caratteristica da evidenziare per forza accanto al termine sindaco, così come non lo si fa per altri. Ho da poco parlato con l’autore di quel titolo e con il direttore del Tirreno, mi hanno chiamato, porto le loro scuse e mi hanno argomentato la loro buona fede in cui voglio credere. Comunque - ha scritto Cucini su Facebook -, aver sentito tanti colleghi, rappresentanti delle istituzioni, cittadini e amici così vicini riempie il cuore di gioia. Grazie”.

Oggi il direttore del Tirreno ha pubblicato un editoriale nel quale si scusa ancora per la scelta delle parole utilizzate. "Grazie al direttore per la chiamata e per l’articolo e al giornalista autore di quel titolo che oltre a chiamarmi è venuto personalmente in comune stamani per chiarire la situazione. Per me si chiude qui la vicenda", ha scritto Cucini.

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