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Cronaca

Da Firenze nuovi "Giusti fra le Nazioni" / FOTO

Consegnate in sinagoga le medaglie in memoria di Nella Bichi e suor Benedetta Pompignoli

Consegnate le medaglie di “Giusto fra le Nazioni” in memoria di Nella Bichi e suor Benedetta Pompignoli.  Presente alla cerimonia nella sinagoga il sindaco Dario Nardella che ha spiegato: “La memoria ci serve perché i progetti per il nostro futuro e della nostra comunità hanno bisogno di radici. Dobbiamo sapere da dove veniamo e che cosa ha passato il nostro Paese per lasciare la libertà alle generazioni del futuro”.  

Poi, rivolgendosi ai numerosi alunni, ha sottolineato: “Ho avuto la curiosità di andare a scovare negli archivi storici di Palazzo Vecchio quali fossero i documenti che i funzionari del nostro Comune stilavano e firmavano negli anni precedenti la Seconda Guerra mondiale, negli anni delle persecuzioni razziali e negli anni delle persecuzioni degli ebrei in tutta Europa. Vi posso confessare che ho sentito una stretta al cuore fortissima quando ho trovato i documenti di schedatura dei cittadini fiorentini di razza ebraica”.  

E ancora: “Vedere centinaia e centinaia di schede di persone, alcune delle quali poi deportate nei campi di lavoro e sterminio, fa capire quanto la storia faccia parte del nostro dna. I progetti di cui sono in assoluto più orgoglioso sono quelli che, con la Città metropolitana e il Comune, organizziamo con le scuole per visitare Auschwitz, Mauthausen, San Sabba, Birkenau, nomi che evocano le vicende più dolorose vicende del popolo europeo. Abbiamo bisogno di questo, di esercitare la memoria perché se non lo facciamo smarriamo la strada e i riconoscimenti come ‘Giusto fra le Nazioni’ servono proprio a questo, ovvero a sapere e capire chi siamo da dove veniamo e dove vogliamo andare per la pace e per la libertà”. 

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