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Cronaca Signa

Signa: scoperto deposito illegale di rifiuti speciali pericolosi

I carabinieri hanno denunciato i titolari della ditta e sequestrato tutto, capannone compreso

Rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti prevalentemente da pezzi di apparecchi elettrici ed elettronici ma anche motori elettrici e a scoppio, circa duecento batterie esauste, quattro casse di scarti di rame e ottone, una trentina di big-bags contenenti cavi elettrici stimati in quasi sessanta quintali, trecento chili di radiatori e numeroso altro materiale di natura ferrosa. E' quanto scoperto e sequestrato dai militari della stazione carabinieri forestale di Ceppeto, durante un controllo effettuato ieri sera nel comune di Signa, alle porte di Firenze, in un capannone.

Quest'ultimo, risultato in uso a una ditta che commercia all’ingrosso rottami ferrosi, era utilizzato come magazzino per lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non. All’interno dei locali, hanno accertato i carabinieri, era presente un muletto per la movimentazione dei rifiuti e materiali ma non erano in corso lavorazioni e attrezzature riconducibili ad attività di cernita, separazione e lavorazione degli stessi.

La ditta è risultata regolarmente iscritta all’Albo Gestori Ambientali per il trasporto di rifiuti misti ferrosi, attività che consiste nel raccogliere e trasportare con mezzo autorizzato, le varie tipologie di metalli presso gli impianti di recupero o smaltimento.

Peccato però che, alla richiesta dei militari di fornire la documentazione autorizzativa delle lavorazioni svolte (cioè la raccolta, stoccaggio e cernita dei rifiuti speciali pericolosi), i titolari della ditta - due persone poi denunciate per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi - non abbiano prodotto nulla. Neppure un singolo documento di tracciabilità.

Così, ai carabinieri non è rimasto che sequestrare preventivamente anche il deposito, oltre ai rifiuti. 

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