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Cronaca

Siffredi in cattedra, il "niet" dell'Università. Ma la destra non ci sta

Il Re del porno invitato da Azione universitaria per un convegno sulle case chiuse. Presidi e rettori frenano, ma gli studenti vanno avanti

Ha sollevato un polverone l'annunciata presenza di Rocco Siffredi all'Università. Era stato invitato da Azione universitaria, gruppo studentesco di destra, per un convegno in via Forlanini (polo di Novoli) sul tema "Case Chiuse. L'Italia verso l'Europa", che vede anche la presenza di esponenti dei partiti, da Fratelli d'Italia ai 5 Stelle, passando per il Pd. Eppure, i presidi delle facoltà coinvolte hanno negato l'autorizzazione (tutti tranne Scienze politiche), motivo per il quale l'iniziativa non si farà. O almeno, non nei locali dell'Università. Perché i ragazzi di Au non si arrendono: "Il convegno con Rocco Siffredi lo faremo comunque, che sia dentro o fuori i locali dell’Università: Il Rettore potrà anche cambiare il regolamento, ma non può modificare la Costituzione che sancisce la libertà di espressione", tuonano Angela Sorice, Presidente di Azione Universitaria Firenze e Chiara La Porta, dirigente nazionale di Au. Ieri infatti era stato il rettore ad annunciare l'arrivo all'Università di Firenze di una Carta di diritti e dei doveri degli studenti e di un regolamento per la realizzazione delle iniziative studentesche.

“Non ci facciamo dettare i tempi dall’Ateneo - attaccano Sorice e La Porta - non è pensabile attendere che il rettorato emani un regolamento per l’attribuzione delle aule e che nel frattempo non si possano fare iniziative in Ateneo. Non possiamo accettare che dal rettorato venga una forte limitazione alla libertà di espressione, soprattutto nei confronti dell’unica lista di destra eletta dagli studenti su una materia che risulta d'interesse per tutti i corsi di laurea”. Insomma l'iniziativa ci sarà comunque, che sia all'Università, o magari nei locali del bar, che è a libera gestione e su cui l'Ateneo non ha potere diretto per intervenire. E intanto sulla questione, che sta facendo il giro del web, è intervenuto lo stesso Rocco Siffredi: "Censura? Ci sono abituato".

 

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