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Coronavirus: Siena e Pistoia in zona rossa. Giani: "Vaccini per anni"

Limitazioni per poco più di una settimana. Giani: "Prepararsi a rinnovare i vaccini per tre, quattro anni"

Le province di Pistoia e Siena da sabato finiscono in zona rossa fino a domenica 7 marzo. A comunicarlo è stato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo essersi confrontato con i sindaci delle due città. Giani ha spiegato che, anche a causa delle varianti del Covid-19, l’asse tra le due province è quello che preoccupa di più per questo si è deciso di muoversi d’anticipo. 

Il governatore ha confidato la preoccupazione che lo ha investito sin dal primo mattino leggendo la netta ascesa dei nuovi casi positivi: 1.374 nelle ultime 24 ore. 

Quindi, seguendo l’ultimo dpcm del governo Conte, ha concordato la stretta a livello territoriale. 

"Non c'è da drammatizzare ancora - ha spiegato - siamo stati anche a 2.700 casi al giorno, ma il campanello d'allarme è molto forte". Motivo per cui ha trascorso la giornata consultandosi con l'assessore alla Sanità, Simone Bezzini, i tecnici delle Asl e i sindaci. Dal giro di incontri è emersa la certezza che l'aumento dei contagi è concentrato soprattutto sull'asse centrale che dalla provincia di Siena si spinge fino alla provincia di Pistoia, passando per l'Empolese. E mentre i sindaci di quest'ultima area hanno chiesto ancora qualche giorno prima di assumere provvedimenti da zona rossa, nessun dubbio è arrivato dagli amministratori senesi e pistoiesi: "Mi hanno commosso per come si sono posti e li ringrazio", ha commentato il presidente Giani.

Secondo il governatore "stavolta è bene intervenire subito, prima che ci sfugga di mano la situazione". A Pistoia preoccupa il numero dei contagi, 500 su 100 mila abitanti, a Siena la diffusione delle varianti. "Se non interveniamo e non ci accorgiamo che il Covid va affrontato subito nel momento in cui ci dà dei segnali - ha avvertito dunque il presidente della Regione - rischiamo di ritrovarci per la terza volta come avvenuto a marzo, aprile e con la seconda ondata a settembre, ottobre a dati che a un certo punto fanno paura".  

Il resto della Toscana e vaccini per 4 anni

La Toscana sarebbe in bilico ma, ha spiegato Giani, dovremmo rimanere in zona arancione anche se per un soffio. Domani arriverà l'ufficialità al termine dalla cabina di regia del governo sull'emergenza Covid.

Intanto prosegue la campagna vaccinale anche se a rilento per le poche dosi disponibili. “I vaccini sono 280mila e c’è tanta strada da fare per vaccinare una regione di 3 milioni e 700mila abitanti”.

Giani propone anche la Toscana tra le regioni dove creare catene produttivi per i vaccini. “Ci vorranno mesi mi dicono per allestire le catene produttive - chiosa Giani - Io dico non importa, perché noi di vaccini ne sentiremo parlare per tre, quattro anni. Nel senso che la durata di un vaccino è di un anno, probabilmente noi dovremo rinnovare per tre-quattro anni il vaccino. E’ bene attivarsi subito”. 


 

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