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Cronaca

Sicurezza, nell'area della stazione arrivano pattuglie miste di militari e carabinieri

Previsti pattugliamenti tra piazza Indipendenza e via Palazzuolo, entrano in azione anche gli steward anti movida

Per incrementare la sicurezza nell'area della stazione di Santa Maria Novella arriva un servizio di pattugliamento misto. Composto cioè dai carabinieri e dai militari. La novità, che ora dovrà essere dettagliata durante il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, l'annuncia il prefetto, Valerio Valenti, durante la conferenza stampa convocata questa mattina a palazzo Medici Riccardi per illustrare il piano studiato per arginare la cosiddetta 'movida molesta' nei mesi estivi.

"Avvieremo un servizio di pattugliamento misto, tra militari e carabinieri. Non tanto all'interno della stazione", dove opera la Polfer, "ma all'esterno. Penso, ad esempio, alle scalinate che è un'area sensibile", spiega. Le nuove pattuglie partiranno da giovedì 12 maggio.

Oltre a questo, nell'area opererà "un pattugliamento mobile. Tra piazza Indipendenza fino a via Palazzuolo, passando per la stazione, si muoverà avanti e indietro una pattuglia dedicata fino alle due di notte".

Sempre alla stazione, infine, "è pronta" la nuova caserma dell'Arma dei Carabinieri, più volte annunciata e "che verrà inaugurata il prossimo 20 maggio dal ministro Guerini e dalla ministra Lamorgese".

Steward

Illustrate le novità pensate per i dintorni di Santa Maria Novella, il prefetto si è concentrato sulla nuova infornata di steward messi a vegliare sulla movida. Come anticipato nei giorni scorsi, saranno 24, opereranno il venerdì e il sabato per 30 serate complessive. Il tutto per uno sforzo economico di 70.000 euro: 35.000 stanziati dalla Camera di commercio, l'altra metà dal Comune attraverso il fondo del Viminale per la sicurezza urbana.

Quello degli steward sarà un 'contingente' diretto dal Cosp, opererà nelle aree più calde della movida notturna e sarà modulabile: a seconda delle necessità potrà essere spostato.

"Saranno degli occhi in più" sul territorio, dice Valenti, "capaci di avvisare le forze dell'ordine attirandole in momenti specifici e più critici, così da garantire interventi più efficaci, pronti e repentini". Anche perché, segnala, "stanno aumentando i cosiddetti reati di strada giovanili, credo legati al disagio vissuto nei due anni di pandemia" e di restrizioni. "Penso soprattutto a danneggiamenti, specchietti rotti, macchine rigate ed anche alle baby gang". (Agenzia Dire)

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