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Cronaca

Sextorsion: in Toscana casi di 'ricatto sessuale' in aumento

La polizia postale: "Fenomeno insidioso, per prevenzione efficace serve collaborazione genitori-scuola-istituzioni"

Negli ultimi mesi stanno vertiginosamente aumentando i casi di 'sextortion', ovvero estorsione a carattere sessuale, in danno di adolescenti attraverso i social network. Sono già oltre un centinaio le segnalazioni ricevute dalla polizia postale, che coinvolgono minori, per lo più tra i 15 e i 17 anni, ma in alcuni casi anche più piccoli.  E' quanto denuncia la stessa polizia postale della Toscana.

Che cos'è la 'sextorsion'

Si tratta di un fenomeno, quello della sextorsion, di solito rivolto al mondo adulto, con un enorme potenziale di pericolosità perché oggi colpisce vittime minorenni, tanto fragili quanto inesperte. Sempre più spesso la curiosità sessuale dei ragazzi li trasporta in un incubo fatto di ricatti, richieste insistenti di denaro e minacce di distruggerne la reputazione diffondendo sui social immagini sessuali ottenute tramite live chat. Tutto inizia con qualche chat con profili social di ragazze e ragazzi, gentili e avvenenti, apprezzamenti e like per le foto pubblicate. Si passa poi alle video chat e le richieste si fanno man mano più spinte. 

Nei giorni seguenti, il martellamento online include la richiesta di somme di denaro, anche esigue, con la minaccia che, in caso di mancato pagamento, il materiale sessuale verrà diffuso tra tutti i contatti, gli amici e i parenti. Le vittime, intrappolate tra la vergogna e la paura che le immagini intime possano essere viste dai loro contatti, tendono a tenere tutto per sé, a non confidarsi con nessuno, tantomeno con i genitori. Soprattutto per questo motivo il fenomeno è sottostimato, perché la denuncia impone ai ragazzi un disvelamento ai genitori, che a volte appare persino più doloroso delle stesse minacce estorsive.

La Spina: "Fenomeno insidioso, per prevenzione efficace serve collaborazione genitori-scuola-istituzioni"

Dice il dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Toscana Lorena La Spina: “Si tratta di un fenomeno insidioso, che spesso espone i ragazzi a gravi conseguenze di carattere psicologico anche nel lungo periodo. A livello regionale, il nostro Compartimento ha trattato circa 50 casi di sextortion nel 2021, 5 dei quali ai danni di minori. In 2 situazioni, si trattava addirittura di minori al di sotto dei 14 anni. Nel corso del 2022, il fenomeno si conferma purtroppo stabile. Perché la prevenzione possa essere efficace, si rende necessaria una stretta collaborazione tra i genitori, la scuola e le istituzioni".

"La Polizia postale, del resto, è ormai da anni costantemente impegnata in campagne di informazione e sensibilizzazione, che mirano proprio a far comprendere ai più giovani gli innumerevoli rischi che possono derivare da un utilizzo imprudente e poco consapevole della rete. Inoltre, è possibile consultare il portale del Commissariato di PS on-line, che fornisce molti suggerimenti utili, con un linguaggio semplice e diretto, accessibile a tutti. Inoltre - aggiunge La Spina - mettiamo a disposizione l’applicazione “You-Pol”, che può essere scaricata facilmente anche sui nostri cellulari e che consente di comunicare in tempo reale, anche per trasmettere richieste di aiuto e segnalazioni che possono, a discrezione dell’interessato, essere mantenute anonime”.

I consigli della Polizia Postale

  • Mai cedere al ricatto pagando le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro se si paga, ma anzi capiranno che hai disponibilità economica e si faranno più insistenti;
  • Non bisogna vergognarsi per aver condiviso immagini intime con sconosciuti. A quella età si è curiosi e inesperti e spesso le persone che fanno queste cose sono criminali organizzati che conoscono le fragilità dei ragazzi;
  • Non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili social su cui ai viene contattati, ma fare gli screen shot delle conversazioni e delle minacce e del profilo dell’estorsore;
  • Fare una segnalazione sul nostro portale www.commissariatodips.it per chiedere aiuto, da soli è più difficile risolvere questo tipo di problemi;
  • Parlarne con i genitori o con un adulto di fiducia, che sapranno come essere di aiuto per gestire la situazione;
  • Chi ha più di 14 anni può sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia.

Consigli per i genitori

La sextortion è un fenomeno che sta interessando un numero esponenziale di ragazzi/e in rete. Si tratta di adulti e/o organizzazioni criminali che avvicinano online gli adolescenti, li spingono in conversazioni virtuali di tipo sessuale, acquisiscono immagini e video intimi e poi richiedono somme di denaro per evitare la pubblicazione online del materiale privato. Se ai propri figli capita qualcosa di simile:

  • Non bisogna giudicare irresponsabile il loro comportamento, ma valutare che la vergogna e il senso di panico che possono provare li mettono a rischio di compiere atti impulsivi;
  • Ascoltare quanto i figli racconta, acquisire con calma tutte le informazioni e rassicurarli che non sono i soli ad essere incappati in questo tipo di situazioni;
  • Procurarsi gli screen shot delle conversazioni con gli estorsori e recarsi quanto prima in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia: la tempestività in questi casi è fondamentale per risolvere al meglio le indagini.
  • Non cancellare immagini, video e non chiudere i profili social prima di aver fornito queste informazioni alla Polizia;
  • Fare una segnalazione su www.commissariatodips.it e chiedere informazioni e supporto, se occorre.
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