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Cronaca Careggi / Via Reginaldo Giuliani

Castello, caso Seves: in arrivo nuovi compratori?

Appello del sindaco di Firenze e mozione del Consiglio regionale per l'apertura di un tavolo nazionale sulla manifattura fiorentina dei mattoni di vetro cemento

“Se ci fosse un’altra alternativa industriale al progetto di Triton che preveda un futuro per i mattoni di vetro a Firenze sarebbe gravissimo non prenderla  seriamente in considerazione”. Così Bernardo Marasco della Filctem Cgil commenta le voci di un probabile nuovo interesse verso la manifattura dei mattoni di vetro cemento di Castello. Ancora però sul nome di questo 'probabile interesse' c’è il riserbo assoluto, si sa solo che è “imboccato da qualcuno che il settore lo conosce bene”.

“Noi ci batteremo con tutti i mezzi  - continua Marasco – per fare in modo che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che i mattoni in vetro restino a Firenze”.

Di Seves ne ha parlato anche Matteo Renzi, che ieri sera indossava la doppia giacchetta di Sindaco di Firenze e di segretario del Partito democratico, nella consueta cerimonia degli auguri natalizi che si è svolta a Palazzo Vecchio. Il sindaco-segretario, come viene chiamato nell’articolo che appare oggi sul Corriere Fiorentino,  lancia un appello alle banche Unicredit, Bnl- Paris Bas e Intesa San Paolo per aiutare le 96 famiglie ed a “valutare anche le proposte dell’acquirente disponibile a tenere aperto lo stabilimento fiorentino”.

Dal Consiglio regionale, invece, è stata approvata una mozione all’unanimità per chiedere l’apertura di un tavolo nazionale. La mozione è stata presentata dal Paolo Marini del Fds-Verdi ed è sottoscritta anche da tutti i membri della Commissione Emergenza Occupazionale. Dai sindacati arriva però il sollecito  per una risposta al fondo di investimento tedesco Triton che ancora deve rispondere se parteciperà o no al prossimo tavolo.

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