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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Vaccini a parenti e amici? Il servizio delle Iene va in onda su Italia1, l'Asl smentisce ancora 

Documentazione consegnata al Nas dei carabinieri 

E’ andato in onda in prima serata su Italia1 il servizio della trasmissione Le Iene in cui si ipotizza una non corretta gestione della somministrazione dei vaccini nel più importante hub della Toscana. Il servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti  si è basato su alcune testimonianze, rinforzate da quella del consigliere regionale (FdI) Francesco Torselli. “Ogni giorno, siccome all’orario di chiusura avanzano diversi vaccini già preparati nelle siringhe che non possono essere ricongelati, succede che gli operatori che stanno all’interno a somministrarli chiamano gli amici, i parenti, altri volontari di altre associazioni e vengono portati dopo l’orario di chiusura del Mandela all’interno e ricevono il vaccino. Il dramma è un altro, che quando sono finiti gli amici degli amici, i vaccini che avanzano vengono buttati via!”.

Il servizio mette in dubbio le modalità di accesso al servizio in un momento, peraltro, in cui le dosi di vaccino risultano ancora scarse rispetto alla platea che ne ha bisogno.  

Nelle registrazioni il medico Paolo Galli, in pensione ma in servizio al Mandela, mentre parla con il consigliere di centrodestra chiarisce come piuttosto che buttare via i vaccini avanzati è “meglio farli a qualcuno”. Il punto sarebbe che, una volta aperte le boccette, i vaccini hanno una determinata durata di efficacia che rendono necessaria l’inoculazione.

Come già riportato nei giorni scorsi, la procura sta svolgendo approfondimenti sulla vicenda aprendo un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato. Il Nas, come ha scritto ieri il Corriere Fiorentino e oggi Repubblica, sta verificando se il febbraio scorso qualcuno possa aver fruito del vaccino anticovid senza averne diritto in quel determinato momento. 

La Asl, intanto, ha fatto sapere di aver ascoltato il medico Galli. Questo avrebbe spiegato che le dosi sarebbero avanzate perché alcune persone non si sono presentate all’appuntamento. E che, dopo aver avviato la ricerca verso altre categorie previste dal dpcm del Governo, questa ha dato esito negativo così ha vaccinato - tra gli altri - il figlio. Operazione autorizzata dal referente Asl. Asl che ieri ha smentito di nuovo l'ipotesi sprechi comunicando i dati delle vaccinazioni (Astrazeneca e Moderna) tra l’11 febbraio e l’8 marzo: 18.047 vaccinazioni eseguite su 18.030 disponibili. Quindi addirittura superiori “in virtù dell’estrazione dell’undicesima dose a seguito delle indicazioni delle ulteriori note dell’AIFA (aggiornamento del 04.03.2021, dove autorizza, ma non obbliga l’estrazione dell’undicesima dose)". "Ne deriva - chiarisce la Asl -che non risulta sprecata nessuna dose di vaccino”.

L'Azienda precisa inoltre che è stato effettuato un incrocio fra i soggetti aventi diritto per la prenotazione sul portale regionale del vaccino Astrazeneca ed i soggetti che hanno ricevuto la somministrazione del vaccino stesso. Confermando come, in media, lo 0,5% dei prenotati “non si è effettivamente presentato nel giorno e data prestabilito”. “Pertanto l'Azienda ha proceduto a reperire sostituti, mediante chiamata diretta, tra i soggetti ugualmente aventi diritto, al fine di non sprecare alcuna dose. L’appartenenza alle categorie autorizzate è stata sempre riportata in fase di registrazione all’atto della vaccinazione”.

Allo stato attuale risulta essere del tutto eccezionale che il numero dei rimpiazzi non sia sufficiente a compensare le dosi residue e che quindi gli operatori, di fronte all’alternativa fra gettare le dosi o utilizzarle su soggetti comunque rientranti tra i destinatari di quella tipologia di vaccino, abbiano optato per la seconda ipotesi”. L'intera documentazione è stata consegnata dall'Azienda sanitaria al Nas dei carabinieri. 

 
 

 

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