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Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

Super vip, Black Carpet, cena di gala, apre il Museo di Gucci

Ieri sera la maison, con un evento ricercatissimo per pochi fortunati, ha dato il là al nuovo spazio espositivo. Tanti i big, da Charlotte Casiraghi alla direttrice di Vogue America Anna Wintour

Tutta la tradizione del marchio Gucci incastonata in una cornice che trasuda di storia, quella vera, che segna i destini delle persone e dei popoli. In questa parte di universo magico così ieri sera è andata in scena la prima del Gucci Museo. Un’inaugurazione fastosa, ricercata, in una serata in cui l’ambitissima lista degli invitati si è divisa tra l’ammirare il neonato spazio espositivo e la cena di gala all’interno del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Non un red carpet, ma un black carpet, un corridoio elegante, invalicabile, super controllato, collegava il museo con il palazzo comunale in un’unica passeggiata. A margine della “sfilata” una folla di curiosi, numerosissima e mai stanca di aspettare lo scatto fotografico giusto. Dentro al museo le collezioni di borse da viaggio degli anni Cinquanta, il celebre tema Flora, gli abiti disegnati per le celebrities, la borsetteria e tutta l'evoluzione della griffe fondata 1921. Tutti i primi novanta anni della maison racchiusa nei tre piani di Palazzo della Mercanzia; 1715 metri quadrati di storia e fascino, di sogni ed eleganza. “Fin dalla mia prima visita all'archivio - ha detto Frida Giannini, direttore creativo di Gucci - nove anni fa ho sentito una profonda responsabilità verso l'eredità del marchio. Quest'anno, in occasione del 90° anniversario, mi è sembrato il momento giusto per inaugurare uno spazio dove svelare i nostri tesori nascosti”. Il tesoro è il patrimonio creativo, sottolineerà poi Frida Giannini.

Inaugurazione Museo Gucci, "Red" Carpet

IL MUSEO – Aprirà al pubblico domani (sei euro il costo del biglietto). Tre piani espositivi a tema.  Al piano terra “la sala Viaggio”, con i primi bauli, beauty e valigie creati per il jet-set internazionale negli anni '50, '60 e '70. Nel Museo anche pezzi degli anni Trenta, come la valigia con fantasia a zebra e quella con il tessuto diamante (il primo pattern creato, precedente anche a quello della doppia G), modelli con le stampe Rinascimento e Leonardo (riproposte da Frida Giannini in collezioni speciali), ma anche una serie di immagini di personaggi celebri con le valigie Gucci, tra cui Grace Kelly e Audrey Hepburn, e infine la Cadillac Seville disegnata nel 1979. Al primo piano abita il 'Mondo Flora', dedicato al celebre motivo disegnato nel 1966 dall'illustratore Vittorio Accornero su richiesta di Rodolfo Gucci, che doveva creare un foulard per la principessa Grace di Monaco (nel 2005 Frida Giannini lo ha riproposto su borse e accessori). Nella sala della “Borsetteria” i modelli storici divenuti un cult, come quelli con la stampa Leonardo (anni '60), il modello Bouvier e quello da caccia. Nella sala “Serà” gli abiti creati per star internazionali come Ilary Swank, Camilla Belle, Naomi Watts, Lea Seydoux e Kate Beckinsale, e quella dedicata ai “Preziosi” con borsette e gioielli. Nella vicina “Logomania” viene ripercorsa l'evoluzione del monogramma della doppia G nato negli anni '60. Le ultime due sale sono dedicate al “Lifestylé”, con creazioni per il tempo libero come il cesto da pic-nic e la chitarra elettrica, e allo 'Sport', dove sono esposte anche due tavole da surf, la bici creata nel 2005 e la linea da equitazione disegnata per Charlotte Casiraghi.

Sfilata Vip apertura museo Gucci

OSPITI – Tra gli ospiti non poteva mancare quindi la giovane principessa di Monaco, una delle personalità più attese alla serata di gala. Charlotte Casiraghi ma non solo; per l’evento sono accorse celebrità da tutto il mondo. Così il black carpet, con ingresso in un Palazzo Vecchio trasformato con pannelli al led che trasmettevano colori ed immagini, è stato attraversato da Lapo Elkann, gli attori Camilla Belle, Max Irons (figlio di Jeremy Irons), Li Bing Bing, Luca Argentero, Carolina Crescentini e Violante Placido, ma anche il direttore di Vogue America Anna Wintour, Suzy Menkes dell'Herald Tribune e Stefano Tonchi, direttore di W. “Oggi festeggiamo – ha affermato Francois-Henry Pinalut, presidente e amministratore delegato del Gruppo PPR, il colosso mondiale del lusso che controlla anche Gucci – 90 anni di eccellenza. Sono molto felice che un marchio come Gucci abbia il suo archivio e il suo museo in un palazzo così prestigioso, nella città che lo ha visto nascere. Chi acquista un capo Gucci oggi compra un pezzo totalmente Made in Italy, ma compra anche un pezzo di storia. Il lusso oggi è il perfetto equilibrio tra design, patrimonio storico e artigianalità”. Padrone di casa il sindaco di Firenze Matteo Renzi: “siamo molto fieri – ha sottolineato il sindaco, poco prima di avviarsi verso il Salone dei Cinquecento dove si svolge la cena di gala – di avere dei vicini di casa così importanti e che Francois-Henry Pinault abbia scelto di venire qui, proprio dove la storia di Gucci ha avuto inizio”.
 

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