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Cronaca

Sequestro Rari Nantes, il presidente Pieri: "Nessun abuso edilizio"

Dopo i sigilli imposti dalla procura ha preso la parola il numero uno della società sportiva: "Le opere sequestrate sono state costruite nel 1960 e sono state condonate nel 2007"

Andrea Pieri, presidente della Rari Nantes, la storica piscina fiorentina finita nell’occhio del ciclone dopo il sequestro  stabilito dalla procura, non ha dubbi: “Non c’è niente di abusivo. Le opere sequestrate sono state costruite nel 1960 e sono state condonate nel 2007”. I sigilli sono stati apposti la scorsa settimana, riguardano la piscina e alcune parti dell'impianto, in riva all'Arno.

Pieri è indagato insieme al gestore del bar della struttura. Secondo la procura non solo quelle opere sono abusive, ma la società non avrebbe pagato il canone demaniale per anni. ''Abbiamo pagato le indennità fino al 2007 – spiega Pieri – e nel 2008 abbiamo chiesto che ci venisse data la concessione. La Provincia ci ha risposto che prima avremmo dovuto abbattere una serie di opere. Ma noi siamo solo gestori, la proprietà è del Comune. Per questo da tempo c’è un tavolo aperto fra le due amministrazioni per decidere il da farsi. Ecco che il sequestro ci è piovuto fra capo e collo, inaspettato”. Contro il sequestro la Rari Nantes, assistita dall'avvocato Vieri Adriani, ha presentato ricorso.

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