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Cronaca Campi Bisenzio

Frode, mascherine chirurgiche e integratori contraffatti: sequestrati 16 milioni di pezzi provenienti dalla Cina

Sequestrati ad un grossista della provincia di Firenze 16 milioni di dispositivi medici con marchio “CE” contraffatto, nonché altri prodotti privi dei requisiti di sicurezza

Dal marzo di quest’anno i carabinieri di Signa hanno avviato un'attività di indagine – coordinata dal sostituto procuratore Christine von Borries – che si è sovrapposta con una parallela attività della guardia di finanza di Orbetello (GR) e che ha portato all’emissione di un decreto di perquisizione nei confronti di un’azienda della provincia di Firenze, operante nel settore dell’import export di dispositivi medici dalla Cina.

Provvedimento eseguito martedì scorso che ha portato al sequestro penale oltre sedici milioni di dispositivi medici (tra mascherine, set chirurgici, siringhe ed aghi, abbigliamento sanitario/medicale) recanti una marchiatura “CE” irregolare e apposta indebitamente. 

In particolare, l’indagine trae origine dalla denuncia di una commerciante di Signa che, nel mese di marzo 2021, aveva segnalato ai carabinieri di aver acquistato nel mese di gennaio, da un grossista di Campi Bisenzio, una fornitura di mascherine tipo “FFP2”, tutte contrassegnate dal marchio CE2163. 

La donna aveva precisato di essersi insospettita dopo avere visto una nota trasmissione televisiva che aveva fornito precise indicazioni sulle modalità di contraffazione di alcuni dispositivi medicali e pertanto aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri. Nel prosieguo, è stato individuato il deposito del grossista di Campo Bisenzio, un imprenditore cinese di 67 anni, domiciliato a Prato, che aveva fornito i dispositivi alla donna. Il 15 marzo 2021, i militari operanti hanno eseguito un primo accesso alla predetta azienda sequestrando 90.000 mascherine facciali filtranti FFP2, tutte riportanti medesima sigla CE2163, al fine di verificare la conformità dei citati dispositivi. Infatti le successive indagini avviate presso l’ente certificatore turco (identificato dal marchio CE2163) constatavano che le mascherine erano effettivamente contraffatte.

In relazione a tale importante riscontro investigativo il pubblico ministero titolare delle indagini ha emesso un decreto di perquisizione nei confronti della medesima azienda, eseguito il 20 luglio 2021 congiuntamente da carabinieri e guardia di finanza, che ha portato al sequestro penale di oltre 16 milioni di dispositivi medici, oltre al sequestro amministrativo di altri prodotti privi di requisiti di sicurezza (totale assenza di marcatura “CE”) ovvero non a norma con le disposizioni di settore (mancata notificazione al Ministero della Salute ai fini della commercializzazione): 655 mila mascherine chirurgiche, 659 chili di integratori alimentari in polvere ed oltre 500 mila capsule di vitamine e di acido ialuronico. 

Il  valore di tutta la merce sequestrata è pari a circa 8 milioni di euro, mentre al responsabile legale dell’azienda è stato contestato il reato di frode in commercio. 

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