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Cronaca Viali / Via Bruno Buozzi

Osmannoro: blitz contro il lavoro nero, in un capannone 19 ditte - case

La Guardia di Finanza ha bloccato una ditta in cui regnava il lavoro nero. In un capannone di quasi mille metri c'erano 19 ditte ed altrettante "case", ora si sta cercando di capire chi fossero gli acquirenti

Più di 30 uomini hanno partecipato al blitz in un capannone di via Buozzi, all' Osmannoro, per contrastare l'ormai triste consuetudine di sfruttamento di lavoratori cinesi. L’intervento è stato realizzato con più squadre: i militari dell’Arma e della Guardia di Finanza nonchè funzionari ed ispettori dell’Azienda Sanitaria Fiorentina, della Direzione Provinciale del Lavoro, dell’INAIL, dell’INPS, della Polizia Municipale del Comune di Firenze e dei tecnici dei Vigili del Fuoco. Appena entrati gli operatori hanno trovato 31 cinesi,  uomini e donne di giovane età, mentre lavoravano su macchine da cucire, taglierine e punzonatrici. L'accerchiamento creato attorno al capannone ha impedito ai datori di lavoro di far fuggire i dipendenti irregolari dalle postazioni, su cui erano fin dalle prime luci del mattino.

STRUTTURA -
Il capannone era stato suddiviso in microzone, piccole aree dove ogni impresa  a conduzione familiare aveva collocato tutti i macchinari necessari per la produzione di borse in pelle, con il marchio “Made in Florence”, vendute nel centro storico a circa  10/15 euro.
CASE- La parte superiore dell’immobile era stato chiuso con dei pannelli in cartongesso e qui erano stati ricavati piccolissimi locali arredati con suppellettili ed un materasso, dove gli operai riposavano. In un angolo gli utensili per cucinare ed un tavolo dove mangiare.


IL VIDEO DELL'OPERAZIONE


NUMERI -
Nel capannone, c'erano  19 aziende operanti nel settore del confezionamento di articoli di pelletteria. Nei confronti di 14 aziende sono state rilasciate multe per l’impiego di lavoratori in nero o irregolarità nella gestione delle posizioni assicurative e contributive. Cinque aziende sono state sospese dalla Direzione del Lavoro dopo aver costatato che la presenza di lavoratori in nero era di oltre il 20% del personale impiegato. I provvedimenti di sospensione sono stati successivamente revocati, a seguito dell’avvenuta regolarizzazione dei lavoratori al nero col pagamento di una sanzione di € 7.500.
IRREGOLARITA' - Nel corso dei controlli non sono state riscontrate produzioni di merce contraffatta, però, le attività ispettive, focalizzate sui vari ambiti di competenza dei singoli enti intervenuti, hanno messo in evidenza più irregolarità:

   1. sono stati individuati 13 lavoratori completamente “in nero”, di cui 1 clandestino;
   2. è stato rilevato l’omesso versamento dei premi assicurativi INAIL su un imponibile complessivo di € 83.151, con la conseguente omissione del pagamento di premi per un importo di € 959;
   3. sono state irrogate sanzioni per un importo di € 48.739 dalla Direzione Provinciale del Lavoro per violazioni alla normativa sulla tutela dei rapporto di lavoro e di legislazione sociali (disciplina collocamento – D.L. 510/96 -, dichiarazione di assunzione – D.Lgs. 181/00) in merito al personale impiegato in nero;
   4. sono state irrogate dall’INPS sanzioni connesse all’impiego di lavoratori in nero per € 18.000. Inoltre, sono stati individuati, 3 lavoratori autonomi non iscritti alla speciale gestione assicurativa obbligatoria per gli artigiani, accertando un’evasione contributiva per € 13.041, oltre a sanzioni amministrative per € 5.584.
   5. sono state rilevate dalla Polizia Locale del Comune di Firenze 31 infrazioni al Regolamento di Polizia Urbana nei confronti di altrettanti cittadini di nazionalità cinese per aver, in modo promiscuo, adibito a dimora locali destinati allo svolgimento di attività lavorative;
   6. è scattata una denuncia penale all’Autorità Giudiziaria di Firenze per aver impiegato persone non in regola con il permesso di soggiorno (art. 22 del D.Lgs. 268/98).

La Guardia di Finanza di Firenze ha acquisito tutta la documentazione amministrativa e contabile per i successivi controlli inerenti le società e le posizioni degli operai nonché la regolarità dei contratti di locazione delle imprese presenti nell’immobile.

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