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Cronaca

Confermata la pena per l’ubriaco che uccise Lorenzo Guarnieri, il padre: “Ridicolo”

Il padre di Lorenzo Guarnieri commenta così la sentenza d'appello del 48enne fiorentino che nel 2010 provocò un incidente stradale, guidando ubriaco e sotto effetto di cannabis, in cui morì il figlio

Confermata in appello la pena a due anni e otto mesi di reclusione per il 48enne fiorentino che nella notte del 2 giugno del 2010 provocò un incidente in cui morì il 17enne Lorenzo Guarnieri. L'incidente avvenne nella zona delle Cascine: lo studente stava viaggiando su uno scooter nella propria corsia, quando l'altro, anch'egli a bordo di uno scooter ma proveniente dalla direzione opposta, sbandò, provocando uno scontro frontale. Il 48enne guidava ubriaco e sotto effetto di cannabis.

“Un'inezia, è ridicolo: il messaggio è che guidare ubriachi e drogati e uccidere una persona non è grave". E' il commento di Stefano Guarnieri, il padre del 17enne.  C'é un altro aspetto che non va giù alla famiglia Guarnieri: "Nel calcolo della pena - ricorda Stefano Guarnieri - ci fu un errore formale: il giudice sbagliò il conto. La condanna era 5 anni ma, per l'abbreviato, venne ridotta di un terzo, quindi doveva essere 3 anni e 2 mesi e invece fu di 2 anni e 8 mesi. Anche il pg, in aula, oggi ha riconosciuto l'errore 'formale', aggiungendo però che per lui la pena andava comunque bene così. Che dire, è surreale".

La famiglia Guarnieri era assistita dagli avvocati Nino D'Avirro e Matteo Ormi mentre l'imputato era difeso dall'avvocato Sigfrido Fenyes. In memoria del ragazzo è nata l'associazione 'Lorenzo Guarnieri Onlus' che promuove iniziative per la prevenzione degli incidenti stradali, come quelle per chiedere l'introduzione del reato di omicidio stradale.
 

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