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Cronaca

Selvapiana, c'è la firma: salta l'inceneritore, ma i costi restano in bolletta

La Regione: "Flussi di rifiuti in Toscana in calo e obiettivi di differenziata raggiunti". Ma allora ha senso costruire l'inceneritore di Case Passerini nelle periferia nord di Firenze? Tre milioni di euro in più nelle bollette dei comuni mugellani

Dopo lo stop arriva l'atto ufficiale: l'inceneritore di Selvapiana non sarà più realizzato e verrà studiato un progetto di riconversione. Lo stabilisce il protocollo d'intesa firmato ieri da Regione Toscana e dai comuni del Mugello di Dicomano, Figline e Incisa, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano, Rufina e San Godenzo, oltre che dall'Ato Toscana Centro e dalle due società Aer Spa e Aer Impianti.

"Prendendo atto della volontà dei Comuni - spiega una nota della Regione -gli enti si impegnano a cancellare l'impianto dalla pianificazione e ad escluderne la realizzazione. Questo in considerazione dell'andamento della produzione dei rifiuti urbani e del raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata". Che (dati 2013) è al 59% di media, con Rufina al 70% e Pontassieve al 65%. La nota dice anche che "si aggiungono le valutazioni riguardo la sostenibilità dei costi di smaltimento, valutazioni che tengono conto dei risparmi tariffari connessi alla mancata realizzazione dell'impianto". Insomma, è troppo palese: costruire l'inceneritore non conviene.

A Selvapiana sorgerà invece un impianto destinato alla gestione dei rifiuti. L'area sarà mantenuta vincolata ad ospitare impianti legati ai rifiuti, in particolare prevedendo una riconversione che destini l'area a un centro di raccolta o, meglio, a un centro di riciclo per le frazioni che riescono a differenziare.

Fin qui, tutto bello. Ma una beffa c'è: i costi già sostenuti fin qui per progettazione e realizzazione saranno pagati dai cittadini, direttamente in bolletta. Ben 3 milioni di euro, anche se ufficialmente la Regione minimizza. "Sono quantificabili in una somma non superiore a 3 milioni. I costi saranno ripartiti tra i 68 Comuni dell'Ato entro il 30 giugno 2017. Rimodulando i costi l'aumento in bolletta sarà quasi impercettibile a fronte del vantaggio in termini di sostenibilità ambientale e razionalizzazione del servizio".

La Regione spiega che la valutazione di rimettere in discussione l'impianto di Selvapiana è nata da una serie di considerazioni alla luce di un flusso di rifiuti che in Toscana è in calo dal 2008: la sostenibilità di un impianto di termovalorizzazione diventava quindi difficilmente giustificabile, sia per la programmazione pubblica sia per i riflessi che poteva avere sulle tariffe a carico dei cittadini. Ma se è così, ha davvero senso proseguire con l'inceneritore di Case Passerini, a nord di Firenze?

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