Inceneritore a Selvapiana, i rifiuti scottano nelle urne elettorali

Uno stabilimento superato quello di Selvapiana? Le dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore dalla politica, quella che corrisponde alla maggioranza storica, hanno colto di sorpresa i cittadini. La Rete Valdisieve, in particolare, che ha visto coinvolti per anni centinaia ed in alcuni casi migliaia di abitanti scesi in piazza contro la pratica dell'incenerimento dei rifiuti.

"Abbiamo seguito con attenzione i contenuti dei programmi elettorali di tutti i candidati a sindaco, di tutti gli schieramenti politici, dei vari comuni della Valdisieve - spiegano gli attivisti -  ad Aprile abbiamo consegnato nelle loro mani, o inviato via e-mail, una “Lettera Aperta” chiedendo di inserire nei programmi, in modo chiaro e definitivo, l'abbandono della pratica dell'incenerimento dei rifiuti preferendo altri sistemi votati al recupero ed al riuso.
 
E' stato fatto? "Constatiamo - proseguono - che i programmi amministrativi proposti dalle liste di coalizione che sostengono i candidati a sindaco PD e Forza Italia, seppur ciascuno con le proprie peculiarità nell’affrontare il tema sulla gestione dei rifiuti, non ne fanno alcuna menzione".
 
Però a parole sembra un caso chiuso: "Francamente ci siamo chiesti fin da subito se le dichiarazioni sul superamento dell’impianto fossero reali e sincere o meramente opportunistiche in vista del prossimo 25 maggio" spiegano e poi puntano il dito "Il recentissimo ricorso al TAR promosso da AER Impianti Srl (composta per il 90% dai comuni), sostenuto da altri ricorsi promossi dai comuni stessi della Valdisieve, ci conferma chiaramente che la volontà è quella di perseverare".
 
In tale ricorso si chiede l’annullamento della delibera che approva il Piano d’Ambito in quanto ATO Toscana Centro conferirebbe solo 45.000 t/a di rifiuti anziché le 60.000 t/a necessarie per far funzionare a pieno regime il nuovo impianto. Troppo pochi i rifiuti per poter operare attivamente.
 
In pratica "Si chiedono più rifiuti per Selvapiana al fine di giustificare la realizzazione dell’impianto" esclamano i portavoce della Rete. La battaglia continua nelle urne.