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Cronaca

Scuola, continua la mobilitazione contro la riforma: assemblea e flash mob

Supplenti non nominati, ‘liquidazione del precariato’, assenza di professori di matematica e di sostegno, i sindacati denunciano: “Nelle scuole toscane, come in tutta Italia, caos totale”

Nuova mobilitazione dei sindacati della scuola, che tornano a riunirsi insieme, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, sabato 24 ottobre a Firenze contro la legge 107 del governo Renzi, la cosiddetta ‘Buona scuola’. Tante le criticità sottolineate nella conferenza stampa che questa mattina ha annunciato la mobilitazione: l’Istituto nautico che non può fare nautica (succede a Marina di Carrara, dove “manca l'assistente tecnico per far uscire gli studenti in barca perché la Legge di Stabilità impedisce la sostituzione”), la professoressa che dopo 36 mesi di supplenza non potrà essere più assunta, i vincoli di spesa che impediscono le nomina dei supplenti, la mancanza di professori di determinate materie (matematica) e di sostegno.

L’assemblea unitaria delle Rsu e dei delegati della Toscana si terrà sabato 24 ottobre a Firenze, nell’aula Battilani dell’Università di Firenze, in via Santa Reparata 65, dove interverranno anche studenti, genitori e personale Ata. Al termine dell'assemblea (intitolata “L'unione fa la scuola, più valore al lavoro nella scuola”), ci sarà un flash mob sul Ponte alle Grazie, alle 13. Tema del flash mob i dadi. “Simbolo del caos che ormai governa la scuola toscana: mi chiamano a insegnare? Le graduatorie sono definitive? Sarò assunto? In che provincia? Tutte domande che il personale si fa e restano senza risposte per via delle incertezze della legge 107”, spiegano i sindacati. 

“La prossima settimana entrano in vigore le nuove graduatorie di istituto: ci sarà in tutte le scuole un ‘giro di valzer’, con un nuovo scorrimento delle graduatorie e il cambiamento dei supplenti. Invece bisognerebbe che le nuove nomine avvenissero attraverso un coordinamento provinciale delle scuole, anche per garantire la continuità didattica”. I sindacati chiedono al governo di rimuovere i vincoli sulle supplenze e di tutelare i precari, e denunciano: “Da due anni in Toscana siamo senza un direttore scolastico regionale, è una vergogna. E ancora non sono stati nominati i provveditori nei provveditorati di Firenze, Arezzo e Grosseto”.

“La fase B del piano del governo non sarà, come annunciato dal Governo, la reale risposta ai bisogni e alle richieste delle scuole. E’ il tentativo di svuotare le graduatorie ad esaurimento dei precari: saranno assegnati  alle scuole profili di docenze che possono non corrispondere al Piano dell’offerta formativa”, proseguono i sindacati, che denunciano una situazione in cui, in attesa appunto delle nuove graduatorie, ci sono scuole dove da settimane non vengono effettuate alcune lezioni. “Al liceo artistico di Porta Romana da un mese 3 classi non fanno filosofia, coi ragazzi in quelle ora divisi in altre classi o fatti uscire prima. Alla Sassetti Peruzzi mancano gli insegnanti di sostegno e l’alternativa alla religione”.

Per quanto riguarda la scuole dell’infanzia la critica riguarda l’inserimento degli educatori accanto agli insegnanti, e il timore della sempre maggiore esternalizzazione del servizio.

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