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Cronaca

La scuola protesta: "Servono misure urgenti contro classi pollaio e precariato"

Nel pomeriggio manifestazione dei sindacati in piazza Santissima Annunziata. Genitori della Don Minzoni in rivolta per il taglio di due sezioni

Presidio dei sindacati della scuola, alle ore 15:30 odierne in piazza Santissima Annunziata, per chiedere “misure urgenti contro il precariato e contro le classi pollaio”.

"Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il 'patto per la scuola al centro del Paese' con le organizzazioni sindacali confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto - lamentano i sindacati - . Il patto per la scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia, riconoscimento che va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre. Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge”.

Tra le richieste al Governo di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Anief Toscana, la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio, la stabilizzazione dei Dsga facenti funzione con 3 anni di servizio, il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale, il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed Ata a partire dalla conferma dell’organico Covid, la riduzione del numero massimo di alunni per classe.

"Caso" Don Minzoni

E proprio su quest'ultimo punto scoppia un 'caso' alla scuola materna don Minzoni, dell’istituto comprensivo Guicciardini, dove i genitori lamentano un taglio di due sezioni della scuola d'infanzia, da 9 a 7, a partire dall'anno scolastico 2021-22, per il basso numero degli iscritti, "anche se le sezioni sulla carta sono 8 perché la nona è stata mantenuta attiva a causa della pandemia per non sovraffollare le altre 8 sezioni".

"Il numero di 7 è scaturito - spiegano i genitori - applicando alla cieca quanto stabilito dal D.p.r. 81/2009 che prevede che 'le sezioni di scuola dell’infanzia sono costituite con un numero di bambini non inferiore a 18 e non superiore a 26', aumentando il numero dei bambini nelle classi da 19/20 a 26 trasformandole di fatto in classi pollaio". 

Scuola: protesta dei lavoratori delle pulizie

"Siamo sconcertati perché questo cambiamento porterebbe a uno stravolgimento delle classi che da omogenee diventerebbero eterogenee, con ulteriori disagi per bambini già provati da quest'anno scolastico che si vedrebbero cambiare amici e maestre in una classe super affollata" attaccano i genitori della Manzoni. 

Che proseguono: "Nonostante il governo abbia confermato, per ragioni legate all'emergenza pandemica, in tutte le regioni d'Italia, l'organico dell'anno scolastico 2020/21 anche per l'anno scolastico 2021/22, in Toscana si preferisce andare contro corrente e contro buonsenso, diminuendo il numero delle sezioni e aumentando così il numero di alunni per ogni classe, nonostante noi genitori avessimo fatto presente all'istituto regionale scolastico che le singole aule non hanno la possibilità di accogliere un numero così elevato di bambini. Inoltre la normativa vigente impone uno spazio di 1,8 metri quadri a bambino che non è possibile garantire infilando 26 bambini in aule che ne possono contenere 21 e nelle quali vi sono anche arredi voluminosi che diminuiscono l’area calpestabile dai piccoli".

" Ci basterebbe che le sezioni da 9 passassero a 8 e non a 7 - concludono i genitori - perché troppi bambini in un'aula che non può contenerli è rischioso, non solo per la pandemia" ma anche per la sicurezza in casi di emergenza.

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