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Cronaca

Scuola, protesta al provveditorato: "Lezioni dimezzate, mancano supplenti e bidelli" / FOTO

Protesta del comitato Priorità alla Scuola con Cgil e Cobas, la rabbia dei docenti precari: "Le nuove graduatorie infarcite di errori"

"Tutto bene? No, non va tutto bene". A parlare è Costanza Margiotta, portavoce nazionale del comitato 'Priorità alla Scuola' che ieri, primo giorno di ripartenza, era in presidio all'ex provveditorato di via Mannelli (ora Ufficio scolastico regionale) assieme a Cgil, Cobas e insegnanti precari e supplenti che ancora non sanno quale sarà il loro destino.

"Restano serie criticità. Ci sono scuole dove i lavori di edilizia scolastica non sono finiti. In diversi istituti manca personale docente, non sono stati nominati i supplenti, manca il cosiddetto 'personale covid' straordinario, manca personale Ata. E alcune scuole sono ancora a Dad (Didattica a distanza, ndr) perché mancano spazi aggiuntivi e mancano anche gli insegnanti di sostegno", spiega Margiotta.

"Inoltre, in molti casi manca ancora il referente Covid Asl. Così si rischia la paralisi al primo caso positivo. In tante scuole si fanno solo due o tre ore di lezioni al giorno (la liceo classico Galileo questa settimana due ore di lezione al giorno e la prossima settimana i ragazzi a rotazione seguiranno parte delle lezioni via webcam da casa, ndr). In sostanza quella che è ripartita è una scuola dimezzata", prosegue la portavoce di Priorità alla Scuola.

"Nessuna scuola in provincia di Firenze è partita con orario pieno, ci sono cattedre scoperte ovunque e mancano almeno 750 persone del personale Ata da coprire con supplenze", attacca anche la Cgil.

Per quanto riguarda le supplenze, è ancora il caos. Nel Fiorentino, "devono ancora essere nominati circa 2mila supplenze - denuncia la Cgil -. Nelle scuole superiori manca organico aggiuntivo, restano 'classi pollaio' e in molti istituti gli spazi non bastano per assicurare la didattica in presenza".

"Le nuove graduatorie provinciali per le supplenze - prosegue la Cgil in una nota -, sono infarcite di centinaia di errori. La correzione avverrà durante l'anno, in corso d'opera, provocando un balletto interminabile di supplenti che prendono l'incarico e poi sono costretti a lasciarlo perché la loro posizione in graduatoria è sbagliata o perché ne aveva diritto un altro docente".

E' questo un punto sul quale sono arrabbiatissimi i docenti precari (quelli che dovranno essere nominati supplenti in sostanza) che ieri erano sotto all'Ufficio Scolastico di via Mannelli.

"Ci saranno tanti ricorsi legali, non è giusto che chi ha diritto ad una cattedra venga scavalcato da chi non ne ha diritto. Senza che peraltro la colpa sia di quest'ultimo, perché gli errori nelle graduatorie non dipendono certo dagli insegnanti", spiegano i docenti.

"La procedura per l'assegnazione delle cattedre utilizzata dall'Ufficio Scolastico di Firenze è rimasta on line per pco più di 48 ore, con frequenti difficoltà di collegamento al sito. E' risultata poco chiara, ne sono risultati fuori molti errori e tanti non hanno potuto collegarsi rimanendo così esclusi dalla possibilità di ottenere una supplenza. Si prevedono numerosi contenzioni legali", dice la Cgil.

“In Toscana la scuola riapre a metà, nella totale incertezza e nel caos, con orari ridotti quasi ovunque e ciò lede un diritto costituzionale fondamentale. Non sono stati reperiti spazi aggiuntivi per ridurre gli alunni nelle classi, le assunzioni e le stabilizzazioni di personale sono state effettuate solo in minima parte e mancano i piani di distribuzione di banchi e dispositivi di protezione personale”, denuncia anche Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra che ieri mattina ha partecipato ad un presidio di fronte alla Vittorio Veneto.

Stando a queste denunce, sembra il caos più totale. I supplenti, spiegano dall'Ufficio Scolastico, dovrebbero essere nominati tutti entro fine mese. Cioè oltre due settimane dopo l'inizio della scuola. "Ritardi fisiologici, succede sempre", si spiega ancora dall'Ufficio Scolastico. Ma quest'anno la scuola era chiusa da sette mesi.

FOTO - Protesta degli insegnanti: "Iniziata una scuola dimezzata"

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