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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scuola, cambia il menù delle mense fiorentine: piatti più local

Introdotti tanti piatti della tradizione toscana. Tra questi: pappa al pomodoro, passato di fagioli con farro, pesce alla livornese, farinata gialla con cavolo nero, minestra di pane/ribollita, cecina, seppie/totani in zimino, panzanella

Il menù nelle mense fiorentine diventa sempre più local. Questa mattina le novità del menù scolastico 2016/17 sono state presentate a Palazzo Vecchio dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi e dal dirigente del Servizio di supporto alla scuola Giovanni Bonifazi.

NOVITA' - È stato anzitutto previsto pane del tipo integrale per tutte le giornate del menù sia estivo sia invernale considerato il gradimento che tale tipologia ha avuto rispetto al pane bianco. In ogni settimana sono stati inseriti piatti della cucina toscana quali: pappa al pomodoro, passato di fagioli con farro, pesce alla livornese, farinata gialla con cavolo nero, minestra di pane/ribollita, cecina, topini alla fiorentina, seppie/totani in zimino, panzanella. Viene reintrodotto l’uovo come pietanza, preparato come tortino di verdure di stagione.

La presenza di carni rosse è stata limitata nel menù invernale (ragù per le lasagne il giovedì della seconda settimana e hamburger il martedì della quarta settimana), sparisce del tutto in quello estivo; rimane la carne bianca (pollo/tacchino) una volta a settimana in entrambi i menù; eliminata anche la carne di vitello e di suino. Il prosciutto crudo viene tolto del tutto e sostituito con prosciutto cotto, sicuramente più gradito.

Sono stati limitati i contorni freddi nel menù invernale e introdotte verdure di stagione (anche nella preparazione dei primi piatti) quali: verza stufata, cavolo cappuccio, pesto di broccoli/cavolo viola, cavolfiore, cavolo nero, zuppa di cavolo e patate, finocchi gratinati. In alternativa alla pasta di semola sono previsti cereali quali: riso, orzo, farro, mais (polenta e farinata) e la quinoa. I legumi sono previsti nella pasta con le lenticchie, passato di fagioli, minestra di pane/ribollita, cecina e come contorno con il tonno nel menù estivo. È stata poi riproposta l’insalata all’inizio del pranzo: il venerdì prima settimana estivo seguita da pesce fritto e riso bianco, il venerdì terza settimana estivo seguita da pizza margherita e il giovedì seconda settimana estivo seguita da pollo e patate arrosto. Infine il fritto (con olio extravergine di oliva) sarà presente una volta al mese nel menù invernale (pesce fritto) e due volte in quello estivo (pesce e tacchino fritti).

CONFERME -  Riconfermato l’utilizzo di acqua del rubinetto nei refettori, la possibilità (su richiesta delle classi all’ufficio refezione) di anticipare la frutta del pranzo a metà mattina, al posto della merenda portata da casa. Ma anche la necessità di fornire certificazione medica per patologia (intolleranze/allergie alimentari) in base alla quale sarà preparata la dieta specifica e la possibilità di richiedere con autocertificazione menù vegetariani (il servizio refezione propone un menù del tipo latto/ovo/vegetariano) o altri menù per motivi etico/religiosi. Solamente per il menù vegano è necessario che la richiesta venga sottoscritta da entrambi i genitori e sia controfirmata dal medico curante.

Il prossimo anno verranno distribuiti di nuovo i calendari a tutti i ragazzi delle scuole dove saranno riportate le ricette a base soprattutto dei prodotti di filiera corta. La vicesindaca Giachi, tra le altre cose, ha spiegato l’impegno dell’assessorato per la realizzazione di un progetto per la lotta agli sprechi alimentari: “Il nostro obiettivo è arrivare alla fine dell’ora di refezione con il minor numero possibile di avanzi di cibo e per far questo stimoleremo sempre nuove ricette per trovare quelle che piacciono di più ai bambini. Da quest’anno, poi, attiveremo dei progetti di recupero del cibo che non viene usato nelle mese scolastiche. I residui per fortuna sono pochi ma quelli che ci saranno verranno usati per fini sociali e non buttati nel cestino per evitare che questo messaggio negativo si diffonda nei bambini. Il cibo non va sprecato ed è nostro compito insegnarlo ai più piccoli”.  

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