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Cronaca

Scuola, partenza nel caos: “Mancano custodi e tecnici, impossibile garantire le aperture” / FOTO

Presidio sotto l'Ufficio scolastico regionale: “In Toscana mancano almeno 1.500 persone, non garantite le attività dei laboratori”

Presidio sotto l'Ufficio scolastico regionale di via Mannelli a Firenze, questa mattina, da parte delle rappresentanze del personale Ata, dei tecnici scolastici e degli amministrativi. I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, da giorni denunciano la grave assenza di personale in questi settori, che si somma ai cronici ritardi nell'assegnazione delle cattedre agli insegnanti, rendendo complicatissimo l'avvio dell'anno scolastico, iniziato ieri in tutta la Toscana.

“Siamo qui per denunciare l'assenza di personale Ata, tecnici ausiliari e amministrativi. Ricordiamoci che se non ci sono i collaboratori scolastici, cioè i custodi o bidelli che dir si voglia, la scuola non apre, non viene pulita, non è garantita la sorveglianza”, sottolinea Cristiano Di Donna, della Uil Scuola.

“E senza tecnici non possiamo aprire i laboratori, che siano di informatica, di pittura, di ceramica e così via. Chiediamo dunque un numero maggiore di addetti ai lavori, abbiamo bisogno di più personale”, prosegue Di Donna, secondo il quale a livello regionale mancherebbero almeno 1.500 unità di personale.

“Le situazioni ovviamente - aggiunge il sindacalista -, non sono tutte uguali. Sulle colline toscane si trovano le situazioni più difficili, spesso manca la persona che può garantire l'apertura o la chiusura della scuola. Spesso c'è una sola persona, con la speranza che non si ammali mai”.

Nel presidio c'è anche Manola Bartalini, della Rsu, in quota Cisl, all'istituto comprensivo Don Milani di Barberino Tavernelle, un'area dove i sindacati denunciano una situazione molto difficile.

“Nelle scuole di Marcialla, Vico d'Elsa e Sambuca Val di Pesa non possiamo garantire il doppio turno. Se la situazione resta questa, non potranno essere aperte il pomeriggio, ma solo la mattina. Ed ai genitori non è ancora stato detto”, dice Bartalini.

Che la situazione in paese sia complicata lo dimostra anche la posizione del sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, che ha condiviso le ragioni della protesta dei sindacati e ha diramato una nota di solidarietà nei confronti del presidio di questa mattina.

“Il nostro Comune - spiega Baroncelli -, aderisce al presidio dei sindacati. La preoccupazione, legata al sottodimensionamento del personale Ata, scaturisce dalla particolarità del nostro territorio. Abbiamo otto plessi dislocati su un'area molto vasta, per la cui gestione serve un numero maggiore di collaboratori scolastici”.

FOTO - Scuola, protesta dei custodi: "Impossibile garantire le aperture"

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