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Cronaca

Scuola dell'infanzia, insegnati e genitori di nuovo in piazza: "No al privato"

Ieri corteo da piazza Santissima Annunziata a Palazzo Vecchio. Presenti anche gli insegnanti che hanno superato il concorso comunale: "Dateci il posto che meritiamo"

RSU, personale dei nidi e delle scuole dell'infanzia, famiglie, insegnanti, educatori e studenti si sono ritrovati ieri col comitato L'Infanzia non si appalta in Piazza SS. Annunziata, per raggiungere poi Palazzo Vecchio. Il corteo è stato organizzato in segno di protesta contro gli appalti a privati e cooperative dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunale.

"La protesta contro gli appalti continua - fa sapere il comitato -. Nei due mesi passati abbiamo ottenuto traguardi importanti: l’amministrazione ha inserito nel bando d’appalto il prevalere della valutazione dell’offerta formativa su quella economica e la salvaguardia di un numero adeguato di ore di compresenza di insegnanti del Comune e insegnanti dei soggetti privati. Abbiamo vinto alcune battaglie, ma ancora non la guerra contro il sistema misto pubblico-privato".

E poi ci sono i servizi della prima infanzia, gli asili nido che, da una decina d’anni, sono oggetto di progressivo passaggio al privato. "Il Comune adduce come motivi la mancanza di finanziamenti agli enti locali, il blocco del turnover del Governo, i vincoli del patto di stabilità, per giustificare la scelta di assumere meno di quanto le norme invece consentirebbero".​

"A fronte di esigenze di bilancio - continua una nota del comitato -, nessun problema ‘etico’ sfiora i nostri amministratori. Ci dicono che siamo imprigionati da ideologie, mentre ci muove sono la difesa dei diritti di bambini e di lavoratori”.

Accanto ad educatori ed educatrici dei nidi, presenti anche gli insegnanti dei concorsi comunali per la scuola dell’infanzia: "Abbiamo superato il concorso, dateci il posto meritato”, recitava il loro striscione.

Foto - Corteo di Infanzia non si appalta

È  tutt’ora in atto un concorso del Comune per insegnanti della scuola dell’infanzia che terminerà a luglio. "Produrrà una graduatoria dalla quale si assumeranno solo 7 insegnanti - accusano i genitori -, mentre gli insegnanti dell’infanzia che andranno in pensione quest’anno saranno 65". La battaglia, assicura il comitato, continua.

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