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Cronaca

Allarme alla Martin Luther King: "I bambini respirano veleni"

Servizio de "L'aria che tira" di La7 sulla scuola fiorentina. Donzelli: "Il Comune chiuda l'azienda insalubre"

"Esposizione a polveri sospese e particolati metallici pericolosi per la salute dei bambini e del personale di servizio, esalazioni ed altri odori invasivi che precludono la frequentazione degli spazi esterni della scuola e che provocano bruciore agli occhi e alla gola. Ecco ciò che accade ogni giorno alla scuola Martin Luther King di viale Canova a Firenze a causa della presenza limitrofa di un'azienda che si occupa di smaltimento e riciclaggio di rifiuti - la Nuova Metalcarta - sulla quale il Comune e la Città Metropolitana non stanno intervenendo". E' la denuncia del capogruppo di Fratelli d'Italia in Toscana Giovanni Donzelli, i cui particolari sono emersi dalla risposta ad un'interrogazione presentata in Regione ed emersa da un servizio andato in onda stamani nella trasmissione di La7 "L'aria che tira".

"L'azienda già nel luglio 2013 era stata posta sotto sequestro, e poi dissequestrata - sottolinea Donzelli - allora furono rilevati la scadenza delle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti, sversamenti e carenze igienico-sanitarie per la presenza di ratti. Le istituzioni locali, poi, non hanno provveduto ad emettere il necessario provvedimento di 'industria insalubre', che imporrebbe regole più rigide ed eviterebbe le emissioni. Centinaia di bambini ogni giorno sono costretti a respirare i veleni che arrivano dagli scarichi dell'azienda confinante con la scuola - prosegue Donzelli - che già si trova in una zona particolarmente sottoposta a smog e inquinamento, a poche decine di metri da viale Etruria che immette sulla Firenze-Pisa-Livorno".

"Siamo di fronte ad una grave mancanza nella tutela della salute pubblica nel territorio di Firenze - aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia - su questo saranno le autorità competenti a pronunciarsi, dopo le segnalazioni di genitori e dirigente scolastico, e le notizie di reato comunicate dalla stessa Azienda regionale per la protezione dell'ambiente (Arpat) alla Procura della Repubblica. Il Comune spieghi perché non ha agito - conclude Donzelli - è necessario immediatamente chiudere l'azienda per tutelare i bambini dalle malattie che potrebbero essere causate da questa situazione".

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