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Cronaca

Scontri dopo Fiorentina-Atalanta, il Pd a Salvini: “Chiarisca sull'accaduto”

Gli autisti dei pullman contro la polizia: “Picchiavano chiunque”. Il caso finisce in parlamento, Salvini: "Verifiche sul caso"

Non si placano le polemiche dopo gli scontri avvenuti tra polizia e tifosi bergamaschi nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, dopo Fiorentina-Atalanta di Coppa Italia, sul viadotto del Varlungo.

Alcuni pullman, ha riferito la polizia, si sono fermati e sono scesi tifosi incappucciati, col volto coperto e con aste e bastoni, all'altezza del McDonald’s (che è sull'altro lato della strada rispetto alla carreggiata dove sono accaduti i fatti).

Una informativa della Digos di Firenze è già arrivata alla Procura fiorentina. Tre pullman, riferisce la polizia, hanno rallentato, con tifosi a bordo che iniziavano a travisarsi. Poi lo stop.

Un poliziotto, riporta il sindacato di polizia Siulp, è salito a bordo del primo pullman fermo “per capire i motivi della fermata ed invitare il conducente a riprendere la marcia, sarebbe stato chiuso all’interno del pullman e malmenato dai tifosi”, scrive Riccardo Ficozzi, segretario generale Siulp Firenze. Poi gli scontri.

Con 5 poliziotti feriti. Uno, riporta la polizia, ha ricevuto un calcio in faccia e ha riportato un trauma facciale e diversi punti di sutura sul volto.

“Vergognoso ed inaccettabile quanto accaduto stanotte quando due pullman delle tifoserie della squadra bergamasca si sono staccati dal corteo in uscita dalla città e hanno determinato scontri con i poliziotti in servizio di scorta al corteo stesso. È indispensabile che gli autori di tali azioni vengano duramente puniti”, aggiunge Ficozzi.

Scontri dopo Atalanta-Fiorentina: i tifosi accusano la polizia 

I tifosi bergamaschi raccontano una versione opposta. In un comunicato diffuso su Facebook affermano che i pullman sarebbero stati fatti fermare dagli agenti. Poi, scrivono, “il reparto celere fa accostare il primo pullman, facendo aprire le porte e salendo a bordo (già in assetto antisommossa), colpendo e ferendo indistintamente tutti gli occupanti”.

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (Pd) ha condiviso su Facebook il comunicato diffuso dai tifosi. “Chiedo al ministro Salvini di chiarire cos'è successo a Firenze”, scrive.

Nelle ore successive due autisti dei pullman sono stati ascoltati dalla Digos di Bergamo. La loro testimonianza è stata riportata sull'Eco di Bergamo. 

“I tifosi erano tranquilli”, sono le loro parole degli autisti, riportate dal giornale bergamasco. “E' stata la polizia a fermare il primo pullman della carovana” e gli agenti “hanno usato i manganelli per picchiare chiunque”. Un'indagine è stata chiesta anche dal deputato della Lega Daniele Belotti.

Un'interrogazione urgente al ministro Salvini è arrivata anche dal parlamentare del Pd, originario di un paese vicino Bergamo, Maurizio Martina.

“Ribadendo la nostra piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine”, Martina chiede al ministro “quali iniziative urgenti intenda adottare per chiarire quanto prima l’esatta dinamica dei fatti”. Matteo Salvini, tirato in ballo, ha replicato: “Stiamo facendo tutte le verifiche del caso”.

Tra i 130 identificati dalla polizia sul Varlungo, che rischiano diverse denunce, dalla resistenza e violenza a pubblico ufficiale fino al porto di oggetti atti a offender, l'autore del calcio all'agente non c'è. Per ora nessuno è stato denunciato. Una trentina di tifosi bergamaschi si sono recati al pronto soccorso di Bergamo per farsi medicare. Intanto domani si gioca di nuovo Atalanta-Fiorentina, questa volta a Bergamo, in campionato.

VIDEO - L'intervento della polizia al Varlungo, le immagini diffuse dai tifosi 

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