Fermi per tre giorni gli autotrasportatori, rischio pompe di benzina a secco
Presidio questa mattina a Calenzano. Cortei anche lunedì e martedì
In Toscana a rischio pompe di benzina, spedizioni, consegne, provviste negli scaffali della distribuzione. Oggi hanno incrociato le braccia gli autotrasportatori della distribuzione dei carburanti, lunedì 30 e martedì 31 ottobre invece sarà la volta dei lavoratori dell’intera filiera delle spedizioni e del trasporto (autisti, facchini, corrieri: per l’esattezza dalla mezzanotte del 30 alla mezzonotte del 31).
Si tratta di un’agitazione lanciata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti toscani contro le “inaccettabili proposte delle associazioni datoriali ai sindacati nel tavolo di trattativa sul rinnovo del contratto nazionale degli autotrasportatori - fanno sapere i sindacati -. Tra queste: eliminare la quattordicesima, ridurre le giornate di riposo, fermare gli scatti di anzianità, dimezzare indennità di trasferta, permessi, festività e Rol. Il rinnovo di un contratto di lavoro non può essere raggiunto a detrimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Questa mattina c'è stato un presidio a Calenzano al deposito Eni di Via Erbosa a cui hanno preso parte i lavoratori che si occupano del trasporto di carburanti.
Lunedì 30 ottobre, in occasione dello sciopero dell’intera filiera delle spedizioni e del trasporto (autisti, facchini, corrieri), sarà fatto un corteo a Calenzano. Martedì 31 ottobre, in occasione dello sciopero dell’intera filiera delle spedizioni e del trasporto (autisti, facchini, corrieri), è in programma un presidio alle 11 e 30 a Firenze sul Ponte alle Grazie.