Sciopero di giornalisti e tecnici delle emittenti del gruppo Poli | FOTO
Le società a cui fanno capo le tre emittenti televisive del Gruppo Poli hanno fatto sapere che incontreranno i sindacati. Ieri lo sciopero di 24 ore di giornalisti e tecnici
Ieri giornalisti e tecnici del Gruppo Poli, di cui fanno parte le emittenti Italia7, 8 Toscana e Rete 37, hanno scioperato per 24 ore in segno di protesta contro i ritardi nel pagamento degli stipendi. La protesta era stata annunciata giovedì dall’Associazione stampa toscana (Ast) e Slc-Cgil. A questa si era aggiunta la richiesta di un incontro con la proprietà. Incontro accettato dalla controparte, anche se non è mancata qualche frizione.
Infatti in una nota delle società 'Il Gelsomino', 'Tvs' e 'Telemontimare', a cui fanno capo le emittenti televisive, si critica il comunicato diffuso nei giorni precedenti proprio da Assostampa Toscana e Slc/Cgil, poi sfociato nell’astensione dal lavoro. La nota, si legge, dal tenore "del tutto fuorviante rispetto alla reale ed attuale situazione aziendale", che "contiene affermazioni gravi, lesive del nome, del prestigio e della reputazione di cui godono le Società cui appartengono le singole emittenti televisive", "idoneo ad incidere negativamente sui soggetti investitori e sui committenti degli spazi pubblicitari".
Non tarda ad arrivare la replica. "La crisi del sistema va affrontata con politiche attive di sostegno da parte delle istituzioni ma anche - si legge in una nota di Chiara Brilli e Susanna Bonfanti, presidente e vicecoordinatrice della commissione Radio-Tv dell'Associazione stampa Toscana - dicendo basta a quella sedicente imprenditoria che pur continuando ad ottenere contributi e sovvenzioni pubbliche non garantisce diritti, dignità e rispetto delle professionalità, a danno anche degli editori virtuosi".
Preoccupazione arriva anche dal mondo politico, elencando le chiusure 
di tv e giornali toscani susseguitesi negli ultimi anni. "La chiusura del Nuovo Corriere di Firenze, di Canale 10, il Firenze, Teletirreno, TV1, Canale 50, il procedimento di mobilità a Noi Tv, la cassa integrazione in atto a Tele Etruria, solo per citare le situazioni più note, tracciano – ha spiegato la senatrice del Pd Vittoria Franco - uno scenario toscano di fortissima crisi che, oltre a compromettere il posto di lavoro di tanti giornalisti e operatori del settore, ai quali va tutta la mia solidarietà e vicinanza, colpisce seriamente il pluralismo dell'informazione e in particolare la comunicazione fra cittadini e territorio".
