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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

25 aprile: è sciopero nel commercio

Cgil,Cisl e Uil: “No al sempre aperto, condizioni di vita e lavoro solo peggiorate”

Sciopero nel settore del commercio domani, 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo. Lo annunciano con una nota congiunta i sindacati regionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

“No alle aperture commerciali per le festività. La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive, anno dopo anno, si sta rivelando disastrosa, non ha portato nessun aumento dell’occupazione e nessun aumento dei consumi. Sono peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, è aumentata solo la precarietà”, scrivono i sindacati, che proclamano lo sciopero “per consentire anche ai lavoratori del commercio, che non è un servizio essenziale, di poter usufruire della Festa”.

“No a lavorare per le feste”, ribadiscono Filcams, Fisascat e Uiltucs, chiedendo alle forze politiche che hanno vinto le elezioni “di essere coerenti con quanto promesso e di abrogare la Legge Monti sulle liberalizzazioni. No al sempre aperto, sì a un modello sostenibile del commercio. Serve rispetto per il 25 aprile, Festa della Liberazione. L’antifascismo è ancora un oggi valore da perseguire e difendere”.

Negli ultimi anni, per consentire ai lavoratori del commercio di usufruire delle feste, i sindacati hanno proclamato sciopero non solo per il 25 aprile ma anche per Capodanno, Pasqua e 1° Maggio. “Perché abbiamo bisogno di città più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per la difesa dei valori civili e religiosi che queste festività rappresentano. Il lavoro nelle festività civili e religiose individuate dal Contratto nazionale - concludono i sindacati -, non è un obbligo e il lavoratore non può essere comandato al lavoro senza il proprio assenso. La festa non si vende”.

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