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Cronaca

Sciopero del clima, anche Firenze in piazza: “Per il clima e per Giuliano, morto di scuola-lavoro” / FOTO

Giovanissimi riempiono le strade della città: “La politica dia risposte, non possiamo più aspettare”

Giovani in piazza, oggi a Firenze, come in decine di altre città d'Italia, per il decimo sciopero del clima, a due giorni dalle elezioni di domenica.

“Siamo migliaia”, dice al megafono Zoe Tartaro, giovanissima ma già 'storica' attivista dei Fridays For Future fiorentini. A sfilare, tra musica, cori, balli, fiori intrecciati che sembrano far tornare agli anni '70, soprattutto giovanissimi: 15, 16, 17 anni.

“Ancora una volta siamo in piazza per chiedere quelle risposte che dalla politica non arrivano. Ed in piazza torneremo fino a quando non ci ascolteranno, perché la crisi climatica è adesso”, prosegue Tartaro.

Una valanga di striscioni e cartelli sfilano insieme ai ragazzi. Ad aprire il corteo la maxi scritta in inglese 'We are unstoppable, another world is possible' ('Non potete fermarci, un altro mondo è possibile'), a seguire tutti gli altri.

Manifesti che chiedono risposte climatiche ma non solo: i giovani in piazza vogliono un “diritto al futuro” che passi, oltre cha dalla “giustizia climatica” e ambientale, anche da quella sociale, dal rispetto delle minoranze, delle donne.

'Sopprimete il sessismo, non il pianeta', recita ad esempio uno dei tanti cartelli. “Il sessismo è ancora presente in ogni ambito della società. E con la Meloni, anche se è donna, andrà pure peggio. Torneremo indietro su tanti diritti, a partire dall'aborto”, spiega la sua Livia, 16 anni, che sfila lì accanto.

Politici non se ne vedono (ci sono i consiglieri comunali di Sinistra progetto comune Bundu e Palagi), ma i ragazzi li tirano in causa.

'Più pinguini, meno Salvini', si legge su un cartello. E ancora: 'Meno fascisti, più ambientalisti', 'Ambientalismo senza anticapitalismo è giardinaggio', 'Ambiente, scuola, lavoro. Da zero a cento vogliamo tutto', fino al 'legalizziamola', accanto al disegno di una foglia di marijuana.

Tante le sigle che avevano aderito alla manifestazione, tra queste la Cgil e il Collettivo di Fabbrica della Gkn, con l'onnipresente Dario Salvetti a portare tra i ragazzi la vicenda della fabbrica.

Clima, lavoro e scuola allora si intrecciano. Spicca un grande striscione, con una scritta rossa, “come il sangue versato”, su un lenzuolo bianco, che dice: 'BASTA STrAGE'. Lo tengono i ragazzi del 'Fronte della gioventù comunista'.

Il riferimento, ovviamente, è a Giuliano De Seta, il 18enne morto una settimana fa nel Veneziano in uno stage del programma scuola-lavoro. “E' ora di finire, di scuola e di lavoro, non si può morire”, il coro che esce dal corteo, con Salvetti che dal palco sferza sulla vergogna delle morti sul lavoro.

'Vivi semplicemente, così che gli altri possano semplicemente vivere', dice un altro cartello, sorretto da una sorridente giovanissima. Una ricetta che, a leggerla così, non parrebbe nemmeno troppo difficile.

FOTO - Sciopero del clima, la manifestazione a Firenze

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