Sciopero del trasporto pubblico e cantieri: giornata nera per il traffico
Fermi bus e tramvia. Lunghe code per i taxi alla stazione. Disagi alla viabilità, in particolare, sui viali
Giornata complicata a Firenze sul fronte viabilità, a causa degli scioperi annunciati di autobus e tramvia e della concomitante presenza, su alcuni snodi cittadini particolarmente delicati, dei cantieri.
Lunghe code per i taxi alla stazione, così come lunghe code si sono formate per prendere la tramvia, dal momento che molti convogli, ma non tutti, sono rimasti fermi. Risultato: quelli attivi sono riusultati stracolmi.
Anche il traffico, con molte persone che solitamente usano i mezzi pubblici ma oggi sono stati costretti a ricorrere a quelli privati, ne ha risentito.
Sui viali in primis, dove si trovano i cantieri tramviari ma anche verso San Jacopino e Novoli. E pure sui Lungarni e all'Osmannoro.
I motivi dello sciopero
Il motivo della protesta sindacale che ha portato allo sciopero riguarda la sicurezza, dopo le tante aggressioni subite, spesso in relazione all’invito ad indossare le mascherine a bordo,da parte dei ferrotramvieri.
In particolare, i sindacati non hanno apprezzato "alcun intervento a tutela del personale da parte dei datori di lavoro e neanche specifici provvedimenti per prevenire e scoraggiare aggressioni al personale dei mezzi adibiti al trasporto pubblico da parte del legislatore".
Sindacati: "Sciopero, adesione elevata"
Alta adesione per lo sciopero del trasporto pubblico locale indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna e Fast-Confsal contro le aggressioni ai lavoratori in prima linea, dai conducenti ai controllori. Secondo quanto comunicano i sindacati, si sono registrate punte del 90% a Firenze per i bus urbani ed extraurbani (il 70% per la tramvia) e dell'80% a Pisa, seguite da Grosseto (75%), Arezzo e Pistoia (70%).
"Questi scioperi devono far capire a istituzioni e aziende, a livello locale e nazionale, che è l'ora di intervenire", sostiene Monica Santucci, segretaria generale Filt Cgil Toscana. Infatti ad oggi, lamentano le sigle sindacali, "non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale da parte dei datori di lavoro e neanche specifici provvedimenti per prevenire e scoraggiare aggressioni al personale dei mezzi adibiti al trasporto pubblico da parte del legislatore".