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Cronaca

Sciopero dell'Ataf e rischio disagi: sindacati mai così divisi

A rischio le corse per l'agitazione, sindacati spaccati

Domani, venerdì 26 gennaio, è sciopero di 24 ore da parte dei lavoratori dell'Ataf. Corse a rischio dunque, con fasce orarie garantite solo tra le 6 e le 9 del mattino e tra le 12 e le 15.

All'appuntamento, è il terzo sciopero nel giro di due mesi, le sigle sindacali arrivano divise. Martedì è andato in scena l'ultimo incontro con l'azienda, Ataf Gestioni, durato 10 ore.

Cgil, Cisl e Faisa-Cisal erano pronte a firmare le proposte dell'azienda, arrivando alla revoca dello sciopero, con Uil e Cobas che hanno invece chiesto di passare prima dall'assemblea dei lavoratori.

“Nell'ipotesi di accordo si prevedevano garanzie occupazionali, 36 assunzioni immediate e lo stanziamento di 200mila euro di indennità da destinare a verificatori, controllori e autisti. Presupposti ottimi, paradossale che Uil e Cobas non abbiano voluto firmare”, attacca Massimo Milli, segretario di Faisa Cisal Firenze. Sulla stessa lunghezza d'onda Cisl e Cgil (le tre sigle hanno 8 delegati su 14 nelle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie).

Uil e Cobas rispediscono le accuse al mittente. “Non possiamo firmare un accordo prima di passare dall'assemblea dei lavoratori e dalla loro approvazione, è l'abc del sindacato”, replica Alessandro Nannini (Cobas). Assemblea che si è tenuta dopo l'incontro con l'azienda, ieri sera.

“E dove Cgil, Cisl e Faisa non si sono presentate. Fatto molto grave, perché noi rappresentiamo i lavoratori e ogni ipotesi d'accordo dovrà prima passare da un referendum tra i lavoratori”, aggiunge Marco Pini della Uil.

L'accordo potrebbe comunque essere firmato nelle prossime settimane. Intanto domani è sciopero - per chiedere, oltre a garanzie occupazionali, migliori condizioni di lavoro - con i sindacati mai così spaccati. L'agitazione è stata indetta anche dal Sul-Comparto Trasporti.

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