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Cronaca

Tunnel Tav, Idra: lo scavo con unica fresa aumenta i rischi cedimento

L'associazione ambientalista in audizione all'Osservatorio ambientale: "A Bologna scavo con due talpe in simultanea. Con una, il bacino dei cedimenti delle costruzioni sarà molto maggiore" soprattutto "in curva, nell'aera Fortezza"

Autorizzare gli scavi del doppio tunnel Tav di Firenze “con una sola fresa e non con due, in simultanea, come è stato fatto a Bologna, è un aspetto che deve essere assolutamente rivisto”. Lo dice Teresa Crespellani, ex docente all’università di Firenze in ingegneria geotecnica sismica, al termine dell’audizione di Idra all’Osservatorio ambientale per il nodo Alta velocità. Per Crespellani infatti, che per l’associazione ambientalista è consulente di parte, “questo comporta che il bacino dei cedimenti delle costruzioni sovrastanti sia molto maggiore rispetto a quello previsto negli atti progettuali. Quando si scaverà la seconda galleria troveranno un terreno già maneggiato quindi, come dice l’esperienza, più cedevole”.

Un fenomeno che si potrebbe acuire “soprattutto in curva, per via delle derive e delle ovalizzazioni della galleria. Ovvero nell’area della Fortezza da Basso”. Inoltre, continua l’ex docente, “i rivestimenti dei tunnel sono stati studiati senza contemplare l’azione sismica”. Per Girolamo Dell’Olio, presidente di idra, l’Osservatorio, guidato dall’ingegner Giacomo Parenti, “ha dovuto ammettere che ci sono tutta una serie di lacune su aspetti fondamentali come quello paesaggistico, sismico, geotecnico e sui possibili danni”, su cui l’istituto “non ha voce in capitolo”. In pratica, continua, “controlla le situazione su acqua e polveri. Può fermare i lavori ma in presenza di criticità, cioè cura ma non previene”.

Per questo “abbiamo fatto notare che un Osservatorio che si definisce ambientale non può non disporre di queste competenze e- sottolinea- abbiamo chiesto di segnalare al ministero dell'Ambiento queste istanze”. Idra ha chiesto inoltre di fare ulteriori riunioni “ma in forma pubblica e non in veste privata”. Detto, questo, conclude Dell’Olio, “c'è una piccola apertura: ci è stato detto che finalmente ci daranno alcune risposte ad alcuni quesiti che poniamo da anni”. (Agenzia Dire)

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