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Gioconda, ricerche della modella di Leonardo: forse ci siamo | FOTO

Avanzano le ricerche della Monna Lisa nell'ex convento di Sant'Orsola. Trovata un'importante sepoltura dietro l'altare francescano. Ecco le immagini dell'ultimo ritrovamento

Continuano gli scavi archeologici dentro l’ex convento di Sant’Orsola, dove potrebbe avvicinarsi la soluzione dell’enigmatico sorriso della Gioconda e appurare chi prestò quel sorriso dipinto sull’opera più conosciuta al mondo. Sono infatti stati ritrovati i resti, si presume, di una donna. Ora andrà capito se siano o meno le spoglie mortali della nobildonna Lisa Gherardini. Lisa Gherardini, moglie del ricco commerciante Francesco del Giocondo, identificata appunto nella Gioconda.
Già nei mesi scorsi erano stati riportati alla luce resti ossei da alcune sepolture, ma la svolta è avvenuto dopo la scoperta di un altare francescano. Perché? Perché il convento fu gestito prima dai benedettini, tra il 1300 e il 1400, e successivamente dai francescani. Periodo, quest’ultimo, in cui è possibile datare la sepoltura della Gherardini sebbene non sia facile il riscontro mancando il libro mastro delle sepolture tra il 1530 e il 1542; una dozzina di anni in cui avvenne proprio la tumulazione della modella di Leonardo da Vinci.

Che sia una sepoltura di quel periodo viene però confermato dalla struttura delle tombe. Detta a “castello”, una tomba sopra l’altra, e non a terra come usavano fare i benedettini, confermando così la compatibilità con quel periodo.

Scavi Sant’Orsola: a caccia della Monna Lisa



 “Per il periodo storico di riferimento e la collocazione dei resti mortali – ha commentato Silvano Vinceti, responsabile del Comitato per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali – si tratta del ritrovamento più importante dall’inizio degli scavi dato che a differenza dei precedenti potrebbe davvero risalire all’epoca in cui visse la nobildonna Lisa Gherardini”.

“Sarà l’esame del carbonio 14 a indicarci la datazione dello scheletro che dovrebbe risalire alla metà del ‘500 – ha spiega ancora Vinceti”. Non solo l’esame del carbonio 14. Per svolgere tutte le verifiche necessarie, e quindi risolvere uno dei misteri più affascinanti della storia, serviranno anche un esame istologico, uno dei metalli pesanti e infine del DNA da confrontare con quello dei figli di Lisa Gherardini. Analisi che partiranno in ottobre e che dureranno quattro o cinque mesi.
 

 

 

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