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Cronaca

Sanità, studenti fuori sede: “Ore per avere un farmaco salvavita”

“Senza il medico di base aspettiamo ore per avere una ricetta, proponiamo una convenzione tra Università, medici di base e Regione”

E’ uno dei problemi più sentiti dagli universitari fuori sede dell'Ateneo di Firenze. “Il medico di famiglia è lontano - spiega Lorenzo Tomassini dell’organizzazione Studenti fuori sede - se serve una ricetta, per me che sono un soggetto allergico, è un problema. Se di notte mi prende un attacco devo andare al pronto soccorso farmi prescrivere il Bentelan, che è un salvavita, e poi recarmi alla farmacia di turno, in pratica impiego ore per ottenere il medicinale”.

L’Università di Firenze propone il cambio di domicilio sanitario "che è l’unico strumento per accedere al servizio sanitario di base - spiega Tommaso Francioli del gruppo universitario Csx -. Gli universitari che però fanno questo passo quando tornano a casa per le vacanze di Natale non hanno più il medico di base".

 LA PROPOSTA

La proposta di Csx e di Studenti fuori sede si ispira al modello dell'Università statale di Milano che permette allo studente fuori sede di entrare nel sito dell’università e accedere a un link. Qui sono presenti gli studi medici convenzionati ai quali l’universitario può chiedere appuntamenti mantenendo il domicilio sanitario di provenienza. In sostanza propongono una convenzione tra Ateneo, medici di base e Regione Toscana per attivare questo tipo di servizio.

La proposta sarebbe utile anche per coloro che vanno al pronto soccorso e per gli stessi operatori sanitari: diminuirebbe le code nei pronto soccorsi. 

L’ITER

“La stiamo spiegando negli studentati, riteniamo che la salute dello studente non possa essere dettata dalla burocrazia – spiega Tommaso Francioli – abbiamo già incontrato l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, puntiamo a parlare della questione ai vari Comuni e poi di presentare una mozione in consiglio per fare prendere atto alla Regione del problema”.

STUDENTI FUORI SEDE

Sono circa 20 mila . “Chi arriva a Firenze come studente fuori sede deve affrontare diversi problemi. Prima di tutto quello medico - commenta Lorenzo Tomassini -. E’ un primo progetto. Per chi viene da fuori siamo un  punto di riferimento. Ci muoviamo su un doppio binario: da una parte cerchiamo di ottenere risposte a livello organizzativo, dall’altra parte siamo una spalla per gli studenti spaesati in una città nuova".

Tra poco partirà anche una petizione nazionale su change.org per proporre l'iniziativa. 

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