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Cronaca

Sanità, l'allarme di medici e sanitari: "Bilancio in rosso, tagli in arrivo"

Forte preoccupazione espressa dall'intersindacale medica della Toscana

"Le aziende sanitarie della Toscana, stanno ricalcolando al ribasso i budget assegnati ai dipartimenti e alle Unita operative degli ospedali per le forniture di farmaci e presidi, necessari a gestire i ricoveri o effettuare interventi chirurgici". E' l'allarme lanciato da Anaoo, l’intersindacale medica, veterinaria e della dirigenza sanitaria della Toscana che parla di un "forte malcontento tra i professionisti che, in molti reparti, vedono respinti gli ordini, inoltrati alle farmacie, per farmaci o presidi sanitari indispensabili a garantire le cure ai pazienti. Molte le perplessità per una evidente contraddizione, da una parte si chiede ai medici, che lavorano a ranghi ridotti e in condizioni di crescente disagio, di ridurre le liste di attesa, comprese quelle chirurgiche, accumulatesi a causa del Covid; dall’altra si riduce la possibilità di trattare i pazienti per mancanza del necessario materiale sanitario".

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Secondo Anaoo "la Toscana, anche a causa di importanti impegni di spesa, assunti negli ultimi mesi della precedente legislatura, ha accumulato uno sbilancio economico ad oggi tra i più consistenti a livello nazionale. Si tratta di problemi strutturali che meritano di essere affrontati in modo razionale; tagliando i servizi inutili che registrano attività minime se non nulle, ma molto amati da alcune municipalità che ancora pretendono di tenere in piedi attività sanitarie di fatto inutilizzate o inutilizzabili, con pochi medici e infermieri e numero di accessi di pazienti irrisorio e pertanto inefficienti e pericolosi per i pazienti stessi".

Stipendi nel mirino

Medici, veterinari e dirigenti sanitari ospedalieri vedono le loro buste paga messe a rischio: "Risparmiare tagliando gli stipendi, tra i più bassi d’Italia, agendo su voci dello stipendio previste in applicazione di espresse leggi dello Stato è, per i professionisti, fonte di altissima preoccupazione" sostengono. Poi sottolineano: "Una stagione di tagli a raso potrebbe non portare ad alcun risparmio. I pazienti si sposteranno dagli ospedali pubblici verso il privato convenzionato e, alla fine, i costi ricadranno comunque sulle casse regionali senza evidenti benefici per il deficit finanziario".

L'esodo dei professionisti dagli ospedali toscani

In un recente studio pubblicato da Anaao Assomed si registra "un’uscita di medici che si licenziano dagli ospedali non per pensionamento ma per le condizioni di lavoro che si attesta in modo stabile intorno al preoccupante numero di 3-4 medici ogni 100 in servizio". Le criticità, spiega Anaoo, riguardano "turni massacranti, burocrazia, stipendi tagliati, contratto decentrato rimosso dalle agende della maggior parte delle Aziende e l’atteggiamento, francamente scoraggiante, verso la possibilità di svolgere la libera professione. Il che contrasta con i vantaggi riservati al settore del privato il quale, quello convenzionato in particolare, ha sicuramente buon gioco nel richiamare professionisti, che trovano considerazione per il proprio lavoro, adeguate remunerazioni e un sistema amministrativo che ruota attorno a loro e non grava sulle loro spalle".

Le piccole strutture decentrate

"Non devono certo essere soppresse - sottolinea infine Anaao - ma le attività dovranno essere calibrate sul bacino di utenza e sui reali bisogni della popolazione. I tagli lineari non fanno differenza tra servizi essenziali, da garantire su tutto il territorio, piuttosto che super specialistici e servizi ridondanti che ancora la politica meno accorta continua a difendere strenuamente, senza rendersi conto che dare tutto a tutti, in queste condizioni, significa negare l’essenziale a molti che hanno reale bisogno di cure". 

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