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Cronaca Bagno a Ripoli

Salvato da un gravissimo malore, il maestro Sardelli ringrazia i medici: "Devo a loro la vita"

Il direttore d'orchestra affida ai social il ringraziamento a chi lo ha soccorso: "A loro devo il privilegio d'essere qui"

È arrivato all'ospedale di Ponte a Niccheri "in fin di vita" come lui stesso ha ammesso in un toccante post Facebook. E solo grazie al "tempestivo e magnifico lavoro della Misericordia del Galluzzo e dei medici dell'ospedale" adesso può raccontare quanto gli è accaduto. Federico Maria Sardelli, 58enne direttore di orchestra livornese, affida ai social il ringraziamento a coloro ai quali, dopo un gravissimo malore che lo ha colpito lo scorso 27 aprile, "deve il privilegio di essere qui. E nel farlo, le prime parole sono per quei dottori e infermieri che "mi hanno assistito e curato. Un grazie di cuore è meritato dai miei grandi amici medici (o grandi medici amici) che mi hanno confortato con mille cure e consigli: Roberto Sbolci, Sirio Malfatti, Alessandro Pieri, Andrea Berni, Filippo Bressan".

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"Mercoledì 27 aprile la morte mi è passata molto vicino - racconta Sardelli. Sono arrivato in ospedale in fin di vita e devo al tempestivo e magnifico lavoro della Misericordia del Galluzzo e dei medici dell'Ospedale di S. Maria Annunziata di Firenze il privilegio d'essere qui". Sardelli, che già il 29 aprile dell'anno scorso aveva accusato un malore alla riapertura del teatro Carlo Felice di Genova, adesso si trova a casa sua "frastornato e incredulo". E il pensiero a quanto gli è capitato, per il momento, non sembra abbandonarlo: "Cerco di dissipare le fosche nubi che ancora mi percorrono la mente. Ma con la gioia di aver già rimesso mano al dipinto che, uscendo di casa, ho creduto essere l'ultimo".

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