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Cronaca

Rom, un amico di Duccio scrive al sindaco: "La politica ha mancato"

Lorenzo, legato da 15 anni al ragazzo ucciso: "Più presidi e controlli. E chi sbaglia venga espulso"

Presidi e controlli, interventi sulle graduatorie per le case popolari, segnalazioni ed espulsioni. Ha preso carta e penna ed ha scritto al sindaco, alla giunta e al presidente del quartiere per chiedere soluzioni concrete alla convivenza con l'etnia rom, sottolineando che "la politica ha mancato in qualche punto". Lui si chiama Lorenzo ed è un amico di Duccio, il giovane travolto dalle auto impegnate domenica nell'inseguimento in via Canova. Amico "da quasi 15 anni", spiega Lorenzo. Una testimonianza carica di emotività ma anche di attenzione concreta.

A breve termine Lorenzo pensa ad "un presidio fisso di 5/6 membri tra Carabinieri, Vigili Urbani ed Esercito per controllare tasso alcolico, revisione e assicurazione auto, documenti. Controlli in uscita ed in entrata h24. Non è possibile che si venga a sapere che tali persone viaggiassero prive di assicurazione", scrive.

Più avanti nel tempo, poi, Lorenzo propone un censimento rom per "monitorare il numero di persone per abitazione" contro il "sovraffollamento e il disagio" nei palazzi. "Monitorare con i residenti quali sono le problematiche, monitorare se queste persone hanno un lavoro fisso. Se non lavorano, come si mantengono?", sottolinea. E poi la "revisione graduatorie assegnazione case popolari: non creare ghetti di palazzi in cui vengono ad assembrarsi più famiglie".

Nel lungo termine Lorenzo chiede alcune proposte di legge per la "sottrazione della casa popolare in presenza di reati contro il patrimonio o di violenza (ovviamente valido per tutti, indistintamente da etnie, residenze, ecc.)" e "monitoraggio delle segnalazioni che provengono dai cittadini: dopo un numero di segnalazioni verificate, lettera di richiamo ed in seguito espulsione dall'abitato". Lorenzo chiede anche "monitoraggi" per i pregiudicati, alla luce dei precedenti delle persone ritenute responsabili dell'inseguimento di domenica.

Lorenzo parla anche di "integrazione difficoltosa con queste comunità", raccontando la sue esperienze. Su tutte ne spicca una: "Un mio amico rom lavora per un'impresa di pulizie, si è integrato ma è scappato dal campo subito".

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