Roberto Cavalli lascia Firenze: chiude la boutique e lo storico Caffè Giacosa

Il noto stilista Roberto Cavalli lascia Firenze, annunciano la chiusura sia della boutique in via Tornabuoni che del vicino Caffè Giocosa, nato nel lontano 1815 e dove intorno agli anni Venti fu inventato il Negroni (Caffè che aveva lasciato la sede storica nel 2001 per far posto proprio alla boutique dello stilista fiorentino e che Cavalli aveva fatto riaprire in via della Spada). La notizia delle chiusure è stata data ieri sera dall'Ansa.

“E' l'epilogo del progetto di riorganizzazzione, ristrutturazione e rilancio già annunciato a ottobre e confermato con la chiusura del mese di giugno 2017 con un +5% sulle vendite dirette del Gruppo”, sono le parole del ceo della Roberto Cavalli, Gian Giacomo Ferraris, riportate dall'Ansa.

In Italia le boutique di Cavalli restano quindi a Milano e Roma, oltre ai negozi stagionali di Forte dei Marmi e Porto Cervo. Cavalli – scrive sempre l'Ansa – punta sull'Asia, sulla Cina in particolare, dove aprirà la prima boutique a Pechino domani, 15 luglio.

La boutique in via Tornabuoni chiuderà il 30 settembre, ai 6 dipendenti è già stato proposto il trasferimento in altre sedi. I 14 dipendenti del Caffè Giacosa, 11 a tempo indeterminato e 3 determinato, hanno invece ricevuto una lettera che annuncia “il recesso dal contratto di lavoro causa cessazione dell'attività dal 29 luglio”.

L'Ansa rilancia infine voci secondo le quali nei 250 metri quadri di spazi totali, tra caffè e boutique, occupati finora dalla Cavalli, potrebbe arrivare un nuovo negozio di una famosissima griffe che ha già una boutique in via Tornabuoni.

Dure critiche alla decisione di Cavalli di chiudere da parte della Filcams Cgil, che si dice "sgomenta", chiede risposte sul futuro dei lavorotari fiorentini e invoca l’apertura d'urgenza del tavolo di unità di crisi presso la Città Metropolitana di Firenze.

La protesta dei lavoratori di Cavalli in via Tornabuoni