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Cronaca

Dagli archivi del tribunale di Como a Palazzo Pitti: il ritratto di Francesco dell'Antella torna a casa

Il dipinto secentesco sequestrato nel 2013 in Lombardia: era stato acquistato da un toscano e stava per finire in Svizzera. Dopo anni di custodia nel tribunale comasco, ora è rintrato in Toscana

Un quadro di interesse storico datato 1618, dopo anni di “attesa” negli spazi del tribunale di Como, dove sono conservati i corpi di reato, è stato portato a Firenze e sarà collocato a Palazzo Pitti, nella galleria Palatina, gestita dagli Uffizi. Si tratta del 'Ritratto di Francesco dell'Antella", di autore anomimo, un olio su tela.

Il quadro è al centro di una vicenda che risale al 2013, ricostruisce il quotidiano La Provincia. L’11 marzo di quell'anno, infatti, un cittadino toscano viene fermato in dogana, a Drezzo, mentre sta portando la tela in Svizzera. La perizia sul dipinto indica che questo raffigura Fra Francesco Dell’Antella. L’autore è ignoto, ma viene ritenuto essere della scuola del Casini.

Il procedimento giudiziario

Il toscano finisce nei guai, riporta La Provincia, perché "senza alcuna autorizzazione trasferiva all’estero cose di interesse storico - recita il capo di imputazione originario - in particolare, nel corso di un controllo doganale in uscita dal territorio nazionale, veniva trovato in possesso di un dipinto a olio su tela raffigurante ritratto di “Francesco Dell’Antella”, ritenuto di interesse storico".

La tela viene confiscata, e l’uomo finisce a processo. Viene condannato in primo e secondo grado al pagamento di 3mila euro di multa (più le spese processuali). Condanna ridotta nel 2019 in Cassazione (si ritiene il reato tentato e non consumato). Il quadro, intanto, è conservato negli spazi del tribunale di Como. Chiusa la vicenda giudiziaria, l’ufficio Corpi di reato ha interessato la Soprintendenza di Milano e il ministero di Giustizia.

Il ritorno a Firenze

A giugno di quest’anno, il ministero dispone che il dipinto «sia rimesso al ministero della Cultura, Galleria degli Uffizi - Firenze, che ne curerà la presa in carico nei registri patrimoniali». Infine, arriva il momento del trasferimento. La Galleria degli Uffizi manda a Como una storica dell’arte esperta, e in Tribunale arrivano gli addetti della società Artcare srl, che imballano il quadro per portarlo fino a Firenze.

Per proteggere la tela, durante il trasporto, è stata preparata una cassa su misura (il quadro è di circa due metri di altezza). Ora il dipinto si trova a Firenze, dove sarà esposto in futuro, essere ammirato tra le altre opere che si trovano nella Galleria Palatina.

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