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Caos treni e maxi ritardi, Giani: "Necessario completare il tunnel dell'alta velocità"

Il passante fiorentino non rientra tra le opere finanziate con il Pnrr e si ipotizza uno slittamento al 2028, il presidente della Regione: "No, finire entro il 2026"

Ieri, giornata campale per chi viaggiava in treno, con cancellazioni e ritardi fino a 155 minuti per i treni che, da nord o da sud, passavano per Firenze, era stato l'assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli a bacchettare Trenitalia ed Rfi parlando di situazione "inaccettabile" e proponendo una cabina di regia settimanale per risolvere i problemi.

Oggi interviene anche il presidente della Regione Eugenio Giani. "Ieri ho protestato fortemente con Ferrovie dello Stato. E' una questione che ho posto fin dal mio insediamento e lo dico direttamente al ministro dei trasporti Giovannini, l'alta velocità non avrebbe portato alla situazione che abbiamo visto ieri se vi fosse già stato il sottopasso di Firenze", spiega Giani, chiedendo di accelerare i tempi dell'opera che, per oltre 7 chilometri, attraverserà in sotteranea Firenze da Castello a Campo di Marte, passando sotto la Fortezza da Basso e sotto piazza della Libertà.

Il ragionamento che ripetono le istituzioni favorevoli all'opera, anche se ci sono numerose associazioni e comitati contrari che parlano di "opera inutile, pericolosa e dai costi esorbitanti", è sempre lo stesso: fare passare l'alta velocità in sotterranea per liberare i binari di superficie e così destinarli ai regionali.

E' il medesimo discorso che ripete anche oggi Giani, preoccupato dallo slittamento dei tempi. Il passante fiorentino, tunnel e stazione Foster, non rientra infatti tra le opere finanziate dal Pnrr, che devono essere terminate entro il 2026. Nelle ultime settimane si è così parlato di un (ennesmo) slittamento di tempi, fino al 2028.

Ipotesti alla quale il presidente della Regione si oppone, chiedendo che invece l'opera si concluda negli stessi tempi di quelle finanziate dal Pnrr, cioè entro il 2026.

Giornata da incubo, treni cancellati e ritardi fino a 155 minuti

“Quanto avvenuto ieri è un campanello d’allarme sull’urgenza di realizzare il sottoattraversamento dell’Alta velocità a Firenze. L’idea di dilatare la fine lavori del tunnel al 2028 è assurda. Dobbiamo invece impegnarci a rispettare i tempi imposti dal Pnrr e puntare a concludere tutto nel 2026. Solo così - sottolinea Giani -, potremo rendere il sistema ferroviario italiano efficiente e degno di un paese europeo e non vulnerabile come invece ieri ha dimostrato di essere”.

Il sabato nero di ieri, con gli utenti furiosi, è stato causato da un problema col nuovo software installato solo pochi giorni fa a Firenze Campo di Marte, probelma che ha letteralmente paralizzato la circolazione dei treni facendo accumulare ore di ritardo.

“E’ inutile pensare ad altre strategie sull’alta velocità se prima non si completa l’asse fondamentale in Italia, cioè il passante fiorentino. Ed è anche inutile parlare della prospettiva di valorizzare il trasporto pubblico locale su rotaia con tanto di mobilità sostenibile fondata sulla trazione eletttrica, se prima non si rende prioritaria la realizzazione del tunnel sotto Firenze", ha proseguito Giani.

“Sono convinto – ha concluso Giani - della serietà del ministro Giovannini, con il quale mi sono confrontato più volte sulla questione. Mi ha dato rassicurazioni sul suo impegno a riguardo. Mi auguro che quanto avvenuto ieri possa essere un ulteriore motivo di riflessione”. Nei prossimi giorni intanto dovrebbe esserci il primo incontro tra Regione e vertici di Trenitalia e Rfi. I cantieri, per la cronaca, al momento languono.

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