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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nuova Odissea per i pendolari Firenze-Arezzo: passano i mesi ma i problemi restano

Il treno parte in ritardo e poi si ferma per più di un'ora a Campo di Marte. Il consigleire Pdl Stefano Mugnai, passaggero nello sfortunato viaggio, denuncia ancora i continui ritardi e disservizi

Riscontrati nuovamente disservizi e ritardi per le reti ferroviarie toscane. Per i pendolari tra Firenze e Arezzo ieri, 18 luglio, una nuova “Odissea”. A denunciare i fatti, ancora una volta, il consigliere regionale Pdl Stefano Mugnai, protagonista dello sfortunato viaggio.

Passeggero di un treno regionale veloce, assieme ad altri pendolari, Mugnai ha constatato il ritardo del treno già nella partenza: “Partito in ritardo dalla stazione fiorentina di Santa Maria Novella”, si è poi fermato per oltre un'ora nella vicina stazione di Campo di Marte per poi riuscire finalmente a ripartire sulla linea lenta.

"Purtroppo – aggiunge Mugnai - siamo quasi assuefatti ai rallentamenti e ai ritardi causati dalla priorità che la rete ferroviaria concede ai treni ad Alta Velocità, del resto quasi ogni giorno si registrano segnalazioni di disagi dovuti a problemi di svariata natura. Ma l'episodio di oggi supera i dieci minuti di ritardo che aggiungiamo quotidianamente alla tabella di marcia. Segnalazioni che spesso non raccolgono l'attenzione che meritano".

Ma questa non è stata la prima segnalazione da parte del consigliere Pdl; all'incirca un mese fa lo stesso aveva già constatato disagi e disservizi della rete ferroviaria:sui treni regionali tutto funziona quando non serve! - aveva esordito - “possibile che la Regione abbia sempre bisogno di reclami, denunce, lettere di protesta dei Comitati per verificare i disservizi che costantemente caratterizzano il sistema ferroviario toscano?”.

Mugnai lamentava già allora le condizioni non ottimali in cui dovevano viaggiare i pendolari: “all'andata si arriva sudati, al ritorno si scende dal treno grondanti e boccheggianti. Ovvio che poi ci sia chi si sente male”. A quanto pare, passano i mesi ma i problemi restano gli stessi, come le stesse rimangono le promesse di soluzioni che, però, non arrivano mai. “Basta promesse, è il tempo dei fatti” aveva concluso Mugnai. Peccato che ad oggi le condizioni non sembrano affatto cambiate.

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