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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Sant'Elisabetta

Food: lo stellato Santa Elisabetta gioca la carta del menù personalizzato / FOTO

Cresce ancora la proposta culinaria all’interno della torre bizantina della Pagliazza  

Alta cucina ma secondo il proprio palato. Un invito alla proposta gourmet ideata da Rocco De Santis, executive chef del ristorante Santa Elisabetta. Quest’ultimo, all’interno della suggestiva torre bizantina della Pagliazza, figura tra le cucine più in vista del panorama italiano dopo esser stato insignito della seconda stella Michelin. Lo chef, tosco-campano, salernitano d’origine ma fiorentino d’adozione, punta su piatti declinati sulla stagionalità e misurati sul cliente. 

Un progetto, quello della “Carte Blanche”, tre portate più amuse bouche e predessert, che consiste in un menù elaborato sul momento dal responsabile della cucina in base alle preferenze degli ospiti e sviluppato per accattivarsi il favore anche degli occhi più scettici. 

Possibilità che si concretizza grazie all’empatia di De Santis e della brigata. Una cura del particolare sì ma che non porta il locale a uscire dal seminato mantenendo saldi i piatti premiati che hanno portato il Sant’Elisabetta a più riconoscimenti delle guide di settore.   

Esperienza intensa ma anche divertente, infatti si può scegliere tra vari tipi di menù: minimal, completi e a sorpresa. Impossibile smarrirsi, il personale di sala è attento e discreto. Inoltre il sommelier Lorenzo Paoli e il restaurant manager Alessandro Fè selezionano i vini realizzando un percorso enologico tagliato sul cliente, anche con scelte decise ma che vanno a segno. 

Da provare: il gambero rosso (gambero rosso crudo, panzanella all’agro, caviale e zuppetta di olive di Nocellarla), la frisella alla mediterranea (pescato del giorno, crumble al finocchietto, gazpacho, burrata e gelato al basilico), lo spaghetto (spaghetto quadrato al burro di alghe, bergamotto, ricci e bottarga di tonno “Armatore”), il piccione (piccione “selezione Ceccatelli” ai carboni, pepe verde, amarena e funghi d’estate) e l’anguilla con salsa di fichi secchi del Cilento, pinoli e salsa tosazu.

Risparmiate un angolino della vostra golosia per i dolci realizzati dalla pastry chef Francesca Benedettelli. Esempio? Chiudete con la honey bomb (babà, ganache al miele di elicriso,arancia, albicocca e gelato di fiocchi d’avena). E buon viaggio.

Il menù del ristorante Santa Elisabetta

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