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Cronaca

Tunnel tav e stazione Foster: “Entro l'anno ripartono i lavori”

Rfi annuncia ufficialmente il subentro a Nodavia nella gestione dei cantieri: si parla di 5 anni di lavori

Dopo un lungo stop, Rfi, Rete ferroviaria italiana, ha annunciato ieri ufficialmente il subentro a Nodavia, l'appaltatrice dei lavori fallita nel 2018, nella gestione dei lavori del passante fiorentino della Tav: tunnel e stazione Foster.

Tutto era già stato annunciato da mesi, anche in occasione della visita nei cantieri fiorentini dell'ottobre scorso da parte della ministra dei trasporti Paola De Micheli. Ma ora appunto la burocrazia è stata espletata, le firme sono state messe al loro posto e c'è il via libera alla società 'in house' (cioè interna al gruppo) di Rfi che si occuperà dei lavori.

“Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) subentra a Nodavia nella gestione dei lavori per il sottoattraversamento di Firenze. È stato formalizzato oggi, con la firma dei commissari straordinari di Nodavia e dell’Amministratore Delegato di RFI Maurizio Gentile, l’accordo con il quale vengono definiti gli atti che condurranno la Infrarail Firenze Srl, società di scopo appositamente costituita ed interamente controllata da RFI, al subentro nelle attività per la realizzazione del passante ferroviario alta velocità e della nuova stazione AV (la Foster, ndr) del nodo di Firenze”, si legge nella nota ufficiale diffusa ieri da Rfi, che fa parte del gruppo Ferrovie dello Stato ed è la committente dei lavori.

“I lavori in cantiere potranno riprendere entro la fine del 2020”, si legge nell'ultima riga del comunicato. Non inizieranno dunque, visti i termini abbastanza vaghi, a brevissimo. Anche questo era stato preannunciato dallo stesso Gentile ad ottobre, quando parlò di un'ulteriore revisione progettuale dell'opera all'epoca ancora in corso.

Quanto ai tempi, dal nuovo avvio dei cantieri si parla di altri 5 anni di lavori. Nuovo obiettivo dunque, la data è stata progressivamente spostata in avanti nel corso del tempo, è terminare entro il 2025, per un'opera (da 1,6 miliardi di euro, di cui circa la metà già spesi) i cui primi progetti risalgono ai primi anni Novanta.

Un progetto, quello del 'doppio tunnel' da 7,5 chilometri sotto la città e della Foster (più volte modificata in corso d'opera fino a farla diventare un hub di interscambio con bus e pullman turistici per sopperire ai pochi passeggeri ferroviari che vi fermeranno), che ha ricevuto nel tempo fortissime critiche da parte di comitati e associazioni, che denunciano “un immenso spreco di denaro per opere sostanzialmente inutili”.

FOTO - Tav: dentro i cantieri (fermi) della Foster

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