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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti: mancato l'obiettivo del 65% di differenziata in Toscana

Sale di tre punti ma non è sufficiente

In Toscana nel 2017 è salita di quasi tre punti la percentuale di raccolta differenziata rispetto all'anno precedente ma nel complesso però nessuno dei tre Ato della regione ha superato l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata (stabilito da una norma nazionale del 2012). 

Nel dettaglio, come spiega una nota dell'ente, la percentuale della raccolta differenziata su scala regionale si ferma al 53,9% con un incremento del 2,9% rispetto all'anno precedente. La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,24 milioni di tonnellate in diminuzione del 2,9% rispetto all'anno precedente (-67mila tonnellate) con il dato pro capite che è passato da 617 a 600 kg/abitante.

"I dati certificati – commenta l'assessore Federica Fratoni – ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta e le risorse messe a disposizione dalla Regione pari a 30 milioni di euro saranno utili a spingere in avanti le performance così da raggiungere nei tempi stabiliti l'obiettivo che siamo posti di 70% di raccolta al 2020".

Positiva intanto la sostanziale diminuzione, pari a circa 98mila tonnellate, della parte non differenziata dei rifiuti. A livello di 'Ambito' i risultati migliori in termini di efficienza della raccolta differenziata sono stati quelli di Ato Toscana centro (Città Metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) e di Ato Toscana costa (province di Lucca, Massa, Pisa e Livorno, esclusi i comuni della Val di Cornia) entrambi al 58,7%.

I COMUNI RICICLONI

Tra i comuni più virtuosi della Toscana - che hanno raggiunto (e in alcuni casi superato) l'obiettivo del 65% della differenziata ci sono Capannori (88,13%), Londa (87,99%), Rufina (87,04%), Serravalle Pistoiese (85,94%), Monsummano Terme (85,9%) e Capraia e Limite (85,63%).

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