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Cronaca

Rifiuti: “Emergenza per le pelletterie”

La protesta di Cna: “Raddoppiati i costi di smaltimento”

Cna lancia l'allarme rifiuti per le pelletterie. “Fino a qualche mese fa erano conferiti per la maggior parte in discarica, oggi gli scarti di lavorazione della pelle sono dichiarati 'pericolosi' per valori troppo alti di cromo e non vengono più accettati”, scrive l'associazione di categoria, elencando una serie di problematiche.

Si tratta dei ritagli della lavorazione di oggetti come borse, portafogli, portachiavi, capi d’abbigliamento, che devono prendere la strada dei termovalorizzatori. “Ma in Toscana sono attivi solo tre termovalorizzatori già saturi di rifiuti urbani. La soluzione? Il trasferimento in altre regioni o in paesi come l’Austria e la Slovenia. Così si va incontro ad un aumento vertiginoso dei costi di smaltimento”, commenta il neo-presidente CNA Federmoda Firenze, Tullio Zepponi.

“I costi a carico delle imprese sono più che raddoppiati, dai 15/20 centesimi/chilo ai 35/45 centesimi/chilo, oltre naturalmente all’aumento delle spese di trasporto. Purtroppo, a causa del principio per cui ‘chi inquina paga’, la committenza scarica sulla subfornitura questo incremento di costi. Così è l’ultimo anello della catena di subfornitura delle griffe a subire gli aumenti che vanno a ridurre ancora il già esiguo guadagno delle imprese contoterziste”, prosegue Zepponi.

Cna chiede alla Regione la possibilità di “consentire nel breve periodo il conferimento presso gli impianti esistenti, mentre nel lungo bisogna metter mano ad un piano industriale complessivo e ad una strategia chiara in materia di rifiuti che non può prescindere da una previsione di impianti anche di prossimità”.

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