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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

Rider, eletto il primo rappresentante sindacale: "Basta rischi, ora più tutele"

E' il 21enne Yiftalem Parigi: "Chiederò subito un incontro all'azienda per più tutela, diritti e sicurezza"

Si sono chiusi dopo tre giorni i seggi per la prima elezione di un rappresentante sindacale dei rider a Firenze, elezione indetta dalle sigle Nidil, Filt e Filcams della Cgil. "Grande successo di partecipazione con 64 votanti, oltre il 90% dei lavoratori in turno", esulta il sindacato.

E' risultato eletto, in qualità di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dei rider fiorentini di Just Eat, Yiftalem Parigi, 21 anni, rider da 3 anni.

Rider: interviene il segretario Pd Zingaretti

“Sono stati tre giorni intensi nei seggi allestiti davanti ai principali ristoranti serviti dal delivery di Just Eat, in cui i rider nell'esprimere il proprio voto si sono contati e da oggi iniziano a contare davvero”, ha dichiarato Ilaria Lani, segretaria di Nidil Cgil Firenze.

“Eserciterò da subito il mio ruolo chiedendo un incontro all'azienda insieme al documento sulla valutazione dei rischi, perché non è più ammissibile rischiare sul lavoro”, ha dichiarato Yiftalem Parigi (in foto), il primo rider eletto rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

"Un segnale, questa elezione, anche per l'azienda che finora non ha voluto riconoscere il diritto alla rappresentanza e recentemente ha siglato, attraverso l'associazione Assodelivery, un contratto nazionale con un solo sindacato non rappresentativo (l'Ugl, sindacato storicamente posizionato a destra, ndr) con l'obiettivo di non applicare quanto contenuto nell'ultima legge sui rider", attacca la Cgil.

"E' un onore per me essere il primo sindacalista eletto nel mondo dei riders, con una partecipazione di più del 90% dei riders di Justeat attivi nei 3 giorni di apertura dei seggi, oggi certifichiamo per la prima volta la gran voglia di far sentire la propria voce da parte dei lavoratori del nostro settore", le prime parole di Parigi dopo l'elezione.

Cinque i punti che il primo sindacalista dei rider vuole portare all'azienda:

1 - I rider fiorentini di Just Eat vogliono lavorare in totale sicurezza e vogliono che la società rispetti interamente il decreto legislativo 81 del 2008;

2 - I rider fiorentini di Just Eat non vogliono essere soggetti ad un accordo collettivo firmato da un "sindacato" (UGL) che non gli rappresenta;

3 - I rider fiorentini di Just Eat vogliono vedersi applicato un vero CCNL (Contratto collettivo nazionale del lavoro, ndr) firmato dai veri soggetti rappresentativi del nostro settore;

4 - I rider fiorentini di Just Eat vogliono diritti e tutele: vogliono una società che gli versi i contributi INPS e INAIL; una società che gli paghi durante tutta l'ora di turno e non solo mentre sono in bici a pedalare, ma anche per esempio mentre aspettano sotto la pioggia; una società che riconosca il ruolo fondamentale che hanno per l'esistenza stessa del food-delivery, ruolo che si può riconoscere solo dando diritti e tutele;

5 -  I rider fiorentini di Just Eat vogliono un mercato del lavoro più giusto e che dia dignità ad ogni lavoratore: giovani e meno giovani; italiani e non Italiani; donne e uomini.

Nel tardo pomeriggio l'azienda ha voluto fare delle precisazioni 

"Da sempre abbiamo agito con senso di responsabilità e attenzione, nonché nel pieno rispetto delle normative, in tema di sicurezza e salute dei rider che consegnano con noi in tutta Italia e nella città di Firenze. Tutela dei rider e flessibilità  - nell’ambito dell’autonomia del rapporto, in totale continuità con la legge, che nel capo V-bis del D. Lgs. 81/2015 definisce espressamente i rider quali lavori autonomi - sono proprio al centro del nuovo CCNL Rider recentemente sottoscritto con UGL, e grazie al quale, per la prima volta in Europa, i rider potranno contare su numerose tutele e diritti".

"Il CCNL rider introduce, infatti, una serie di tutele e diritti importanti per i lavoratori autonomi del food delivery tra cui proprio compensi minimi, indennità integrative, incentivi, sistemi premiali, dotazioni di sicurezza, quali indumenti ad alta visibilità e casco per chi va in bici, che potranno essere rinnovati rispettivamente ogni 1500 e 4000 consegne effettuate, assicurazioni, formazione e molti altri diritti, mantenendo la flessibilità e la premialità che cercano gli stessi lavoratori di questo settore".

"Siamo convinti dell’efficacia e della validità di questo contratto che opera proprio nel solco del c.d. “decreto rider” approvato lo scorso anno su impulso del Ministero del Lavoro, e crediamo fortemente che porterà vantaggi per tutti gli attori coinvolti, in primis gli stessi rider". 

"In merito alle notizie sull’elezione di un rappresentante per la sicurezza dei rider a Firenze, riteniamo che l'attività non sia applicabile alle prestazioni dei rider, in quanto lavoratori autonomi che operano in un regime di auto-organizzazione e multi-committenza, e dunque non unicamente con Just Eat". (ultimo aggiornamento ore 19:00)

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