Asl Toscana Centro, il 67% dei ricoverati per Covid non è vaccinato
Diffuso il dato dall'azienda sanitaria: il 12% dei ricoverati ha solo una dose di vaccino e il 21% di essi aveva già ricevuto il ciclo completo
Negli ultimi giorni si è registrato un progressivo aumento dei ricoveri nei presidi ospedalieri dell’Asl Toscana Centro, in cui sono ancora attivi i centri Covid presso l’Ospedale Santa Maria Annunziata (cioè l'ospedale di Ponte a Niccheri, a Bagno a Ripoli, ndr), il Santo Stefano di Prato, il San Jacopo di Pistoia.
La scorsa settimana è stata aperta di nuovo l’area Covid ordinaria presso l’Ospedale San Giuseppe di Empoli e da lunedì 9 agosto anche il Santa Maria Nuova di Firenze, con 11 posti letto.
Ieri, mercoledì 11 agosto, l'azienda Usl Toscana Centro ha diffuso i dati ufficiali sui ricoverati, e anche sulla percentuale di essi che risulta non vaccinata, vaccinata con una solo dose oppure vaccinata con ciclo completo.
Ad ieri, mercoledì, nell'Asl Centro, che comprende Firenze, Prato, Empoli e Pistoia, con circa 1,5 milioni di persone assistite, "risultano 146 pazienti ricoverati, di cui 120 pazienti in degenza ordinaria, 6 in terapia intensiva e 26 in cure intermedie", si legge in una nota ufficiale diffusa dall'azienda sanitaria.
Dove sono ricoverati i pazienti Covid
Nel dettaglio, di seguito sono elencati i ricoveri per singoli presidi ospedalieri: 27 pazienti sono ricoverati presso l’Osma (l'Osepdale di Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri), 24 al San Iacopo, 27 al Santo Stefano,11 al San Giuseppe e 7 al Santa Maria Nuova di Firenze.
Relativamente ai ricoveri in terapia intensiva, risultano così distribuiti: 1 presso l’Osma, 2 al Santo Stefano e 3 al San Jacopo. 14 sono ricoverati presso le cure intermedie al Centro Covid Pegaso di Prato e 12 a Villa i Glicini di Firenze.
"L’Azienda sanitaria - si legge ancora -, sta valutando la possibilità di un ulteriore incremento di posti letto nelle prossime settimane, secondo l’andamento epidemiologico della malattia e il progressivo aumento nell’ultimo periodo dei casi positivi".
Ricoverati: il 21% aveva già ricevuto il ciclo completo del vaccino
A ieri, mercoledì, circa il 67% dei pazienti Covid ricoverati in Asl Centro, fa sapere l'azienda sanitaria, non risulta vaccinato, mentre il 12% dei ricoverati ha ricevuto soltanto una dose di vaccino.
Il 21% dei ricoverati totali risulta invece aver già effettuato il ciclo completo di vaccinazione.
L’età media dei ricoverati è 61 anni. "La quasi totalità dei ricoverati under 50 non risulta vaccinata", scrive l'azienda sanitaria.
Relativamente al totale dei pazienti Covid ricoverati presso i presidi dell’Asl Centro, 15 sono quelli non vaccinati ricoverati presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia, 7 presso il San Giuseppe di Empoli, 21 al Santo Stefano e 17 presso l’Osma di Firenze.
Terapia intensiva, 5 su 6 non vaccinati
Infine, 5 dei 6 pazienti ricoverati in terapia intensiva con sintomatologia da Covid non risulta vaccinato. Il dato sull'età media dei ricoveri in terapia intensiva, né sulle singole età, non è invece stato fornito.
Il direttore Cipriani: "Il vaccino l'arma più potente"
“Questi dati sono del tutto coerenti con quanto osservato in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità e da quanto si sta registrando in tutti i Paesi che hanno un programma avanzato di vaccinazione della popolazione: la vaccinazione è l’arma più potente per contenere la diffusione dell’epidemia e soprattutto ridurre al minimo i casi gravi che richiedono ospedalizzazione e terapie intensive", dichiara di fronte ai dati Francesco Cipriani, direttore epidemiologia Ausl Centro.
"Per non parlare dei decessi da Covid-19, quasi scomparsi con la progressiva estensione della vaccinazione. Se non ci vacciniamo, l’unica alternativa efficace è il distanziamento tra le persone e il ritorno a chiusure, divieti e restrizioni che già hanno messo in ginocchio il benessere economico e sociale del Paese. Vaccinarci o chiuderci. Bisogna prenderne coscienza e decidere: ognuno - conclude Cipriani -, è chiamato a prendersi la responsabilità delle scelte e delle conseguenze per sé e per la collettività. Inutile girarci intorno".